venerdì 11 luglio 2008

QUESTO ACCADE OGGI IN ITALIA

L'8 luglio di questo mese si è svolta a Roma, in piazza navona, una manifestazione contro l'attuale Governo da parte di una minoranza politica (Italia dei Valori e simpatizzanti: Alcuni nimi di partecipanti sono citati in questo articolo che parla di una delle persone sucedutesi sul palco per esprime il proprio dissenso.
Da questo articolo si può farci un'opinione chiara sul degrado di certa Italia.
Che Dio ci protegga.



LA GUZZANTI? ODIA E NON SA AMARE

Giovedí 10.07.2008 11:50
Di Alberto Giannino - Associazione culturale docenti cattolici (ADC)

Questa volta, la signora Sabina Guzzanti, 45 anni, romana, diplomata all'Accademia Nazionale D'Amico, comica, attrice, e imitatrice, ha superato il limite. Non le bastava insultare ogni due e per tre il capo del Governo, ma ora ha alzato il tiro. Ha partecipato alla manifestazione "No Cav" a Roma a Piazza Navona, insieme a giornalisti (Marco Travaglio, Paolo Flores d'Arcais), intellettuali (Andrea Camilleri, Pancho Pardi), esponenti politici (Antonio Di Pietro, Furio Colombo, Rita Borsellino), del mondo dello spettacolo (Beppe Grillo, Moni Ovadia, Ascanio Celestini) e dei girotondi; polemizzando, in prima persona, sul ruolo della Chiesa cattolica in Italia e insultando Benedetto XVI. Scriviamole le parole che la soubrette, cineasta, autrice, politica e quant'altro ha detto sul Papa che odia e disprezza dimostrandolo con tutto il suo livore nei fatti e nelle parole. "Tra vent'anni Benedetto XVI - ha detto - sarà all'inferno con 2 diavoli frocissimi".

Che la Guzzanti fosse in crisi da tempo lo sapevamo: in Tv non appare da anni se non per brevi comparse, il suo programma su rai 3 Riot è durato una puntata, e per ricordarci del lei dobbiamo ritornare agli inizi degli anni '90 con la Dandini, Avati e Ricci. Insomma, una comica che si era buttata sul politico imitando soprattutto D'Alema e Berlusconi. Ora è toccato al Papa. Per due motivi. L'opinione pubblica si è dimenticata di lei, e in questa società se non appari purtroppo non conti. E in secondo luogo perché non ama questo Papa che considera conservatore, retrivo e chiuso sui suoi valori (unioni di fatto, aborto, divorzio, eutanasia, libertà di educazione ecc.). Quelli che per antonomasia sono nella Chiesa i valori non negoziabili, non trattabili, ma in atto nella Spagna e nei Paesi nordici.

Ecco allora che questo Papa è vecchio nelle idee, è un conservatore, è un uomo chiuso al nuovo e soprattutto non recede dai principi del Vangelo di Gesù. Per la signora Guzzanti questo Papa propone la solita minestra riscaldata, propone divieti e tabù. E' un uomo chiuso al nuovo. E in più con il capo della CEI Angelo Bagnasco si ingerirebbe nelle vicende italiane. Ma se lo fa un vescovo progressista, per la Guzzanti è del tutto normale, ma a Benedetto XVI non riesce a perdonarglielo e non dorme la notte. Che dire? Questa volta la Guzzanti ha fatto un turbiloquio degna della persona più arrogante del mondo del laicismo e dell'anticlericalismo, ha commesso vilipendio nei confronti sia di un Capo di stato straniero che del più importante esponente della religione cattolica.

I giornalisti scrivono che la Procura di Roma ha già aperto un fascicolo nei suoi confronti. Vedremo come va a finire. Tanto all'impunità siamo abituati, signor Travaglio. Giusto? E, per favore, nessuno mi venga a dire, che la Guzzanti ha esercitato un diritto di critica, ha espresso delle opinioni, ha manifestato il proprio pensiero. Sono tutte balle. La Guzzanti ha approfittato della manifestazione di Grillo e Di Pietro per ritornare alla ribalta della cronaca, per ritornare in Tv. Del resto solo sparando cosi in alto poteva in qualche modo ritornare a RAI 3 in ultima serata. Se no razionalmente non si spiega il suo gesto e il suo turpiloquio. Violeva fama, gloria, successo, popolarità. Le ha avute, ma il bilancio è negativo, e non le gioveranno sicuramente nella sua carriera.

E' evidentemente una donna confusa e irrazionale quando fa satira che non sa ponderare le sue azioni e i suoi comportamenti. A proposito: di tutte le autorità che c'erano alla manifestazione quanti si sono dissociati dalla Guzzanti? Quanti hanno preso le distanze? Lo dicano e non si limitino a generiche parole di circostanza. Guzzanti ha espresso un linguaggio volgare e scurrile tipico delle osterie, porti, navi e caserme. Anzi, peggio. Per avere un po' di pubblicità ha venduto l'anima al diavolo. In questo senso parla di inferno e di diavoli froci dimostrando anche un razzismo verso gli omosessuali e le lesbiche che tanto l'adorano.

Contrariamente a questo Papa che finalmente sta allontanando i preti pedofili, non vuole candidati dichiaratamente omosex al sacerdozio, e riduce allo stato laicale chi si trova in certe situazioni di grave peccato e per chi tocca un bimbo. Ma chi è la Guzzanti veramente? Ce lo dice l'UAAR che, lo scorso anno, istituì un premio per il miglior film che sarebbe stato presentato alla 64ª Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, in programma dal 29 agosto all'8 settembre 2007. Il riconoscimento, che si chiamava "Premio Brian" dal nome del film satirico dei Monty Python Brian di Nazareth, sarebbe dovuto essere conferito per l'UAAR a «un film che evidenziasse ed esaltasse i valori dal laicismo, cioè la razionalità, il rispetto dei diritti umani, la democrazia, il pluralismo, la valorizzazione delle individualità, le libertà di coscienza, di espressione e di ricerca, il principio di pari opportunità nelle istituzioni pubbliche per tutti i cittadini, senza le frequenti distinzioni basate sul sesso, sull'identità di genere, sull'orientamento sessuale, sulle concezioni filosofiche o religiose».

Indovinate chi ha vinto? Ma naturalmente la Guzzanti con il film "Le ragioni dell'aragosta". Dobbiamo dire altro? Il linguaggio rozzo e truculento verso Benedetto XVI la Guzzanti se lo poteva risparmiare. A lei questo Papa non piace perché è popolare, perchè le sue Udienze generali del mercoledì sono stracolme e strapiene di gente che arriva da tutto il mondo per ascoltare il magistero del successore di Pietro nonchè Vicario di Cristo sulla terra. Alla Guzzanti non va giù un Papa che mette insieme un milione di persone di giovani come peraltro l'amatissimo e indimeticabile Giovanni Paolo II morto al servizio della Chiesa consumandosi e spendendosi fino all'ultimo per essa. Solo Mao, Pol Pot, Stalin Breznev, Saddam, Hitler e dittatori dell'America Latina riuscivano a farlo, ma con la dittatura, la forza e la violenza Benedetto XVI usa altre armi: la mitezza, il cuore e la ragione.

E poi questo Papa non se lo aspettavano. Quando l'hanno visto sul balcone di san Pietro gli è venuto un accidenti. Ma se lo Spirito Santo che è Dio, ha deciso cosi (ispitando i Cardinali elettori) evidentemente era il Papa giusto al posto giusto. Non a caso il nostro è il tempo di Zapatero, di Milingo e di Moon, della Chiesa anglicana che ordina vescovi donne e vescovi gay, dei preti pedofili, delle Chiese vuote, della carenza di vocazioni sacerdotali, del relativismo culturale, del nichilismo e dello scientismo e dello scetticismo inoculato anche nelle scuole di stato in maniera disonesta e scorretta. La Guzzanti con il suo bullismo verbale ha dimostrato di essere un personaggio inquietante, che odia e che non sa amare, che è intollerante e non sa dialogare, che non sa cosa sia la mediazione o il confronto.

Papa Benedetto XVI l'avrà già perdonata. Del resto Cristo ci diceva 2000 anni fa: "Ama il prossimo tuo come te stesso" e inoltre "perdona fino a 70 volte 7." Benedetto XVI è un uomo di carità e si comporterà di conseguenza. Non sa neanche chi sia questa signora, ma sa che è ostile al cattolicesimo e a lui che ne è il capo. Sa che è una "Killer" della Chiesa con le sue espressioni volgari e ignobili. In questa triste e penosa vicenda viene a galla tutto lo squallore e il degrado morale di personaggi che Rai 3 ha mantenuto e fatto conoscere al grande pubblico con i soldi pubblici. Per che cosa? Per una forma congenita di ateismo aggressivo e militante che speravamo fosse finito, ma che ogni tanto ritorna, per una ostilità preconcetta contro Benedetto XVI. Ma cosa volete che sia tutto ciò per personaggi che "vivono come se Dio non esistesse" e per loro (senza Dio) tutto diventa lecito. Anche il vilipendio e il turpiloquio? Certo le sue indimidazioni pepotevano fermare il Papa, ma non questo Papa. Che ha un unico obiettivo: quello di "annunciare a tutti la Buona Novella fino agli estremi confini della terra". Ricordi signora Guzzanti Benedetto XVI è un uomo mite , ma forte. E non saranno le sue volgarità a fermarlo.

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