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venerdì 12 dicembre 2008

ANCORA SPORT - CALCIO MINORE (?)


I GLADIATORI DELLE DUE SICILIE

La Nazionale di Calcio delle Due Sicilie scende in campo. La prima squadra di calcio (a 11 elementi) che porta sul petto il gloriosi emblemi del sud è pronta. I Gladiatori del giglio e della trinacria, dopo mesi di allenamento nel più assoluto riserbo, non intendono attendere oltre e vogliono lanciare la sfida alla naturale avversaria italica: la Nazionale Padana. Oggi, infatti, è stato gettato il guanto della sfida alla sede della squadra di calcio del nord. E' stato proposto un doppio incontro: andata a Gaeta la domenica pomeriggio a chiusura del convegno tradizionalista; ritorno a Pontida il 5 aprile (in prossimità della ricorrenza dello storico giuramento del 1167).

Non volendo, però, che il tutto si risolvesse in una sterile contesa calcistica abbiamo anche proposto che il ricavato delle partite fosse devoluto per una struttura sanitaria cattolica di uno dei paesi sottosviluppati.

Attendiamo una risposta dalla Direzione della Padania Calcio.

Forza Nazionale delle Due Sicilie.

Francesco Laricchia

mercoledì 10 dicembre 2008

UNA NOTIZIA DI SPORT- L'AMERICA'S CUP (click)


L'AMERICA CUP avra' ancora una "Luna Rossa"

GENOVA. Il team velico italiano Luna Rossa, guidato da Patrizio Bertelli, ha presentato richiesta di iscrizione per la 33ma Coppa America di vela, contrariamente alle intenzioni manifestate dallo stesso Bertelli alla conclusione della scorsa edizione quando aveva
dichiarato che la sua squadra non avrebbe più partecipato alla competizione più importante del sailing internazionale.

Sulla notizia manca ancora l’annuncio ufficiale ma fonti vicine all’organizzazione dell’evento la danno già per certa. Intanto, il team statunitense Bmw Oracle ha fatto sapere che non si iscriverà, in attesa della conclusione della vicenda legale che lo vede opposto ad Alinghi che è il Defender del trofeo.

Il termine per presentare richiesta di iscrizione è stato fissato al 15 dicembre, mentre il 12 c’è un incontro ufficiale tra il team svizzero e i partecipanti, per fissare insieme
alcuni aspetti regolamentari.

La “nuova” Luna Rossa vedrà una squadra rivoluzionata rispetto alla precedente, senza lo skipper Francesco De Angelis al timone.

Intanto però l’America’s Cup non riesce proprio a trovare pace.
L’ultimo episodio di una disputa infinita (fuori e dentro i tribunali) è il comunicato con il quale Alinghi commenta la decisione di Bmw Oracle di non iscriversi.

«L’annuncio di Bmw Oracle non ci sorprende affatto, perchè loro non hanno mai dimostrato un reale interesse all’evento come fatto dagli altri 14 team.
La loro ultima lettera dimostra un’arroganza oltre ogni limite e la mancanza di rispetto per tutti i team che stanno partecipando all’organizzazione della 33a America’s Cup».

Fonte Quotidino IL ROMA di oggi

domenica 24 agosto 2008

L'ULTIMA MAGNIFICA MEDAGLIA D'ORO


ROBERTO CAMMARELLE

Campione Olimpico nei Supermassi per KO verso un cinese

sabato 23 agosto 2008

LE ULTIME SONO LE PIU' BELLE


Sempre da Luchy

Un'altra "crucca" a medaglia : a 44 anni, ha preso l'Argento nella canoa, Josefa Idem, alla 7° Olimpiade.

OLIMPIADI 2008


Schwarzer, oro azzurro nella 50 km di marcia
L’azzurro Alex Schwarzer trionfa nella 50 km di marcia. L’altoatesino conquista la medaglia d’oro staccando tutti gli avversari e stabilendo il nuovo primato olimpico.

E così commenta Luchy .

Un "crucco" che è impazzito, sventolando la bandiera Italiana dopo aver pianto come un bambino, dall'alto dei suoi 193 cm di altezza.

Anche durante l'intervista, non è riuscito ad evitare una letterale caduta di lacrime, sembrava una fontanella in miniatura.

Vive in un paesino di 31 abitanti : dopo aver frantumato il Record Olimpico nella gara, anche questo della quantità di abitati del suo paesino, è un Record che prima era appannaggio di un paesino di 50 cittadini, dove una ragazza aveva vinto la medaglia d'Oro alle Olimpiadi (non Italiano, però).

domenica 20 gennaio 2008

GIOVANNA scrive...



ROSSO FERRARI.

Tutti pronti? Allacciate le cinture ed accendete i motori: si parte.

Domenica 16 marzo, in Australia a Melbourne, inizia nuovamente il Campionato di Formula1, che terminerà solamente il 2 novembre, dopo la bellezza di 18 gare in altrettanti circuiti e Paesi diversi.

Dopo un 2007, inquinato e sfalsato da formulopoli, dopo accuse, condanne, cattiverie, sospetti, anomalie e corse tutte contrassegnate dalla legge del più cattivo, si ricomincia da zero.


Alonso torna al suo primo amore: la Renault, capitanata da Briatore. Sarà suo compagno d’avventura il giovanissimo Piquet Jr.(chi non ricorda il simpaticissimo papà Nelson?).

Montezemolo punta tutto su Raikkonen, con Stefano Domenicali, nuovo Direttore Sportivo Ferrari, al posto di Jean Todt che per ben 17 anni ha guidato la squadra.

Alla Mc Laren vedremo se Hamilton è stata solamente una cometa passeggera.

Fisichella entra nella nuova, nuovissima Force India Team, di proprietà del magnate indiano Vijay Mallaya.

Ma tutto questo lo potrete leggere sui giornali sportivi. Vorrei invece fare una constatazione di tipo diverso, essendo nata in un paesino vicino a Maranello ed essendo cresciuta a pane, mortadella e motori.

Come sarebbe la F1, se fosse ancora vivo il Commendatore?

Nessuno ce lo potrà mai dire, ma posso assicurarvi che l’uomo Ferrari era un puro, un semplice, grande e forte, ma allo stesso tempo implacabile verso se stesso e verso il mondo (del resto aveva molte cose da farsi perdonare, sia nella vita privata che nella sua acesa). Per non parlare del suo terribile rapporto con i piloti ed i tecnici (potremmo chiamare a testimoniare Ascari, Bandini, Villenueve, Forghieri, Giberti…tanto per citarne qualcuno!). Chi non parlava italiano (vedi Shumacher), decisamente, non entrava a Maranello e men che meno si poteva sedere alla sua ambitissima tavola al Ristorante Cavallino, quando, a mezzogiorno in punto, ci si poteva deliziare con i tortellini in brodo ed il bollito preparati da Oscar. Non si poteva arrivare in ritardo: il Drake aveva solamente bevuto un caffè alle 7 del mattino per entrare in Azienda, accompagnato dal fido autista Peppino, ad aspettare i meccanici e gli ingegneri. Naturalmente, non sarebbe poi uscito fino alle 7 di sera.

Non ha mai visto un Gran Premio personalmente: ha sempre solo seguito le vicende dei Suoi Piloti attraverso la televisione, chiuso, in completa solitudine, nel Suo immenso ufficio sulla Via Giardini, in quella improponibile e soffocante calura della pianura padana.

Pensate che un uomo simile avrebbe potuto sopportare le maldicenze e i giochetti di questi ultimi anni? Avrebbe mai concesso alla Sua squadra di correre in India, in Cina, in Barehein o in Turchia?

No, la F1 è un prodotto occidentale, o meglio Europeo, nato e cresciuto in Italia ed in Inghilterra: la globalizzazione fa miracoli, ma l’Oriente è lontano e Lui non si sarebbe certo fatto accecare sulla via di Damasco…

Non avrebbe mai accettato, anche se il suo motto era solo uno: VINCERE!