sabato 19 luglio 2008

NON IMPORTA CHI LO CHIEDE : FACCIAMOLO

Per Eluana Englaro, la ragazza in coma vegetativo che molti vorrebbero fare morire.

Per troppo amore.

Che però non conosce a fondo le vie del mistero della vita e della natura…

Solo il Creatore che ha dato questa vita ha il diritto di toglierla.

Lui sa e per questo rimettiamo con fiducia nelle Sue mani la nostra preghiera sincera, affinché a decidere sia solo Lui.



Anche questo è amore.

Affidiamo dunque Eluana al Signore nostro Dio e



Preghiamo….





Per tutti gli agricoltori i quali, raccogliendo il grano e tutti i frutti della terra, contribuiscono a sfamare il mondo.

Perché questi beni siano coltivati e distribuiti con onestà e giustizia, debitamente separate dalla zizzania della corruzione umana e dalla cupidigia del guadagno illecito e fraudolento



Preghiamo

9 commenti:

Luca Bagatin ha detto...

E soprattutto sia fatta la Sua (di Eluana) volontà e quella del Padre (di Eluana).

Marco De Turris ha detto...

Con tutto rispetto, come si può sapere quale sia la volontà di Eluana, se è ridotta in stato vegetativo?
Ancora, se non può esprimere una volontà, chi può farlo per lei?
Soprattutto: una volta spalancato il vaso di Pandora dell'eutanasia, dove e come arrestarsi? In Olanda la legge sulla "dolce morte" è stata approvata al fine, neppure tanto nascosto, di risparmiare sulle cure ad anziani e malati. Il risultato è che le spese per ricerca scientifica rivolta a determinate malattie od alla terapia del dolore sono calate, a tutto svantaggio degli infermi.
Non sono rari i casi di persone "terminate" dai medici in assenza d'ogni controllo, o col consenso di parenti che volevano semplicemente il LORO (dei parenti) interesse, come (può parere incredibile, ma è vero) andare in vacanza.

Marco De Turris ha detto...

Dimenticavo: ciò che scritto sulle conseguenze dell'eutanasia è solo la classica punta dell'iceberg.

Crystal ha detto...

Sono d'accordo con Marco.
Sulla volontà di Eluana siamo ai "si dice", ma se anche l'avesse detto quando era in ottima salute, non possiamo se sarebbe ancora della stessa opinione perchè quando sei davvero in pericolo di vita per istinto ti rivolgi a Dio pregando che ti aiuti a guarire.
Nessuno ha potere di vita e di morte e qui, sorvolo per pietà cristiana sul padre, ma qualcuno si è arrogato il diritto di comminare la pena di morte mentre magari contemporaneamente firma la petizione contro la pena di morte all'altro boia dell'Iraq di cui in questo momento non mi torna alla mente il nome.

ambra ha detto...

Tarek Aziz.

Luca Bagatin ha detto...

Con tutti il rispetto (per Eluana e per il Padre dell stessa): Eluana espresse la Sua volontà ben prima di trovarsi in quelle condizioni.
Peraltro anche se non l'avesse fatto chi se non suo Padre può decidere ?
Personalmente sarei disposto ad andare financo in galera per rispettare quelle volontà e se anch'io mi trovassi in determinate condizioni sono certo che sceglierei l'eutanasia.
M'adonto quando si parla di queste cose e mi adonto ancora di più quando si parla di difesa della "vita".
Di quale vita ?
E, soprattutto: la morte non fa parte anch'essa della vita (tanto più di coloro i quali credono in un'altra vita) ?
Parliamo dell'Italia ove NON esiste pressoché ricerca scientifica. Ove si investe pochissimo e i cervelli - giustamente -fuggono da questo pestilenziale Paese che è causa del suo mal.
Anche qui esiste l'eutanasia: è clandestina e senza controllo. Anche qui se vuoi liberarti di un vecchio lo fai e nel modo ben più subdolo: lo sbatti in casa di riposo (e ne so qualcosa visto che lì ho prestato spesso volontariato) oppure lo fai fuori mettendoti d'accordo con il medico compiacente....e magari financo obiettore e cattolicissimo !
Io sono per il libero arbitrio e financo per il suicidio sia assistiti che NON assistito: se uno vuole togliersi la vita faccia pure. Tu sei di te stesso e di nessun altro.
Il vero crimine è il mettere paletti suo tuo corpo (ed il decidere anche per la vita di Tareq Aziz) ed il condannarti ad una vita di sofferenze (si consideri anche che la vita, in sé, è spesso sofferenza.....non ci veniamo a raccontare che non lo è perché qui sbotto a ridere - ed invece sono incazzato becco !).
Qui peraltro siamo di fronte ad una ragazza che è di già morta e solo le farneticazioni fideistiche (morbose e feticistiche le definirei io) possono parlare di vita (vita in quanto "coscienza" - aspetto assai poco conosciuto dal sig. Ratzinger suppongo).
Se uno finisce per rivolgersi alla preghiera è, a parer mio, gia bello e che fritto.
Io pregavo incessantemente sino ai 14 anni. Poi mi sono accorto quanto fossi ridicolo e quanto mi rivlgessi a qualche cosa di esterno a me e quindi di illusiorio in sé (almeno in questa vita materiale).
Nel momento in cui ho smesso ho iniziato ad avere fiducia in me stesso e ad "aiutarmi senza curarmi del ciel che, se vuole mi aiuta, se vuole si fa i fatti suoi ;-)).
Da qui la massima: in questa vita vi sono solo sicure insicurezze e puoi contare solo sulle Tue forze (divine, indubbiamente !).
Quanto a Tareq Aziz è lo stesso discorso: uno Stato non può decidere sulla tua vita o sulla tua morte.
E quindi dico: lunga vita a Tareq che, se vuol suicidarsi o praticarsi l'eutanasia, faccia pure: è un suo diritto.

Luca Bagatin ha detto...

Con tutti il rispetto (per Eluana e per il Padre dell stessa): Eluana espresse la Sua volontà ben prima di trovarsi in quelle condizioni.
Peraltro anche se non l'avesse fatto chi se non suo Padre può decidere ?
Personalmente sarei disposto ad andare financo in galera per rispettare quelle volontà e se anch'io mi trovassi in determinate condizioni sono certo che sceglierei l'eutanasia.
M'adonto quando si parla di queste cose e mi adonto ancora di più quando si parla di difesa della "vita".
Di quale vita ?
E, soprattutto: la morte non fa parte anch'essa della vita (tanto più di coloro i quali credono in un'altra vita) ?
Parliamo dell'Italia ove NON esiste pressoché ricerca scientifica. Ove si investe pochissimo e i cervelli - giustamente -fuggono da questo pestilenziale Paese che è causa del suo mal.
Anche qui esiste l'eutanasia: è clandestina e senza controllo. Anche qui se vuoi liberarti di un vecchio lo fai e nel modo ben più subdolo: lo sbatti in casa di riposo (e ne so qualcosa visto che lì ho prestato spesso volontariato) oppure lo fai fuori mettendoti d'accordo con il medico compiacente....e magari financo obiettore e cattolicissimo !
Io sono per il libero arbitrio e financo per il suicidio sia assistiti che NON assistito: se uno vuole togliersi la vita faccia pure. Tu sei di te stesso e di nessun altro.
Il vero crimine è il mettere paletti suo tuo corpo (ed il decidere anche per la vita di Tareq Aziz) ed il condannarti ad una vita di sofferenze (si consideri anche che la vita, in sé, è spesso sofferenza.....non ci veniamo a raccontare che non lo è perché qui sbotto a ridere - ed invece sono incazzato becco !).
Qui peraltro siamo di fronte ad una ragazza che è di già morta e solo le farneticazioni fideistiche (morbose e feticistiche le definirei io) possono parlare di vita (vita in quanto "coscienza" - aspetto assai poco conosciuto dal sig. Ratzinger suppongo).
Se uno finisce per rivolgersi alla preghiera è, a parer mio, gia bello e che fritto.
Io pregavo incessantemente sino ai 14 anni. Poi mi sono accorto quanto fossi ridicolo e quanto mi rivlgessi a qualche cosa di esterno a me e quindi di illusiorio in sé (almeno in questa vita materiale).
Nel momento in cui ho smesso ho iniziato ad avere fiducia in me stesso e ad "aiutarmi senza curarmi del ciel che, se vuole mi aiuta, se vuole si fa i fatti suoi ;-)).
Da qui la massima: in questa vita vi sono solo sicure insicurezze e puoi contare solo sulle Tue forze (divine, indubbiamente !).
Quanto a Tareq Aziz è lo stesso discorso: uno Stato non può decidere sulla tua vita o sulla tua morte.
E quindi dico: lunga vita a Tareq che, se vuol suicidarsi o praticarsi l'eutanasia, faccia pure: è un suo diritto.

ambra ha detto...

Che sei "incazzato becco" si vede dal fatto che hai sparato la doppietta.
Fai tu !
Ti sei sfogato ?
Stai meglio ?
Sono contenta per te, ma io continuo a pensarla a modo mio.
Con affetto Ambra

Luca Bagatin ha detto...

No, non sto meglio.
Sono arrabbiatissimo contro un Paese che costringe molti di noi a delinquere per ottenere una morte dignitosa.