domenica 11 maggio 2008

DURO & IMPURO by Luca Bagatin

FORSE CI SIAMO

Lettera aperta: il IV Governo Berlusconi visto da un laico libertario
Luca Bagatin - burroughs279@yahoo.it
domenica 11 maggio 2008
Ci voleva un Governo di centrodestra per avere ben 3 ministri liberalsocialisti, un radicale e molti laici al punto che Luca Volontè dell'Udc, su Libero dell'8 maggio, polemizza denunciando la pressoché totale assenza dei cattolici impegnati in politica.
Ci voleva un nuovo Governo Berlusconi per far strabuzzare gli occhi a tutti noi laici, liberali, repubblicani che sino all'altro giorno lo vedevamo come il fumo negli occhi (ma mai tanto quanto la compagine democrat-cattocom prodiana) e che sospettavamo avrebbe aperto ad un Governo di inciuci con Veltroni & Co. che spazzasse via tutte le nostre battaglie e la nostra storia autenticamente civile ed occidentale.

Ed invece, con l'ottimo Maurizio Sacconi al Welfare ed alla Salute; con i liberalissimo e storicamente liberalsocialista Renato Brunetta all'Innovazione tecnologica (già consigliere economico del Governo Craxi negli anni '80); Franco Frattini agli Esteri (ma non ci sarebbe dispiaciuta nemmeno la pasionaria Margherita Boniver); il radicale Elio Vito ai Repporti con il Parlamento e la laicissima e impegnatissima Stefania Prestigiacomo all'Ambiente, ci riteniamo davvero rassicurati e, diciamolo pure, pressoché totalmente soddisfatti ed entusiasti.

E ci sentiamo ancor più rassicurati se pensiamo che la scalmanata e parolaia Lega Nord si è beccata i ministeri meno influenti con Bossi al Ministero del Federalismo e Calderoli a quello della Semplicifazione (costituiti ad hoc e praticamente inutili). L'unico leghista ad avere un Ministero di peso è il moderato Roberto Maroni (che pur fu "scalmanato" negli anni '70 quando militava in Democrazia Proletaria che purtuttavia era un movimento libertario) che fu tutto sommato un discreto Ministro del Welfare che si avvalse della collaborazione del compianto riformista e giuslavorista Marco Biagi, sempre con Silvio Berlusconi Presidente del Consiglio).

Stendiamo invece un velo pietosissimo per la scelta di Tremonti alll'Economia e temiamo che con un anti-liberista e anti-mercatista come lui sarà assai difficile ridurre la spesa pubblica improduttiva e gli enti inutili (lo abbiamo già visto all'opera dal 2001 al 2006). All'Economia infatti avremmo preferito Renato Brunetta o Daniele Capezzone (quest'ultimo quantomeno come sottosegretario).

Altro velo pietoso per la scelta della soubrette Mara Carfagna nella compagine governativa. Riteniamo infatti che non abbia alcuna competenza politica e la sua bellezza fisica è pari alla sua inesperienza. Tanto più che si troverà a reggere il Ministero per le Pari Opportunità e ci chiediamo se le signore e le ragazze italiane si sentiranno effettivamente rappresentata da una donna che sino all'altro giorno si è occupata esclusivamente di spettacolo (per quanto, diciamocelo, il Dicastero delle Pari Opportunità è assolutamente inutile).

Per il resto, ottima la scelta dei ministri giovani ed appassionati (penso ad esempio a Giorgia Meloni, che pure ha idee pressoché totalmente opposte alle mie, ma non posso negarle passione e serietà) alcuni dei quali saranno delle vere e proprie scoperte in quanto sostanzialmente sconosciuti politicamente.

Sulla bontà del programma della compagine governativa, poi, non ci sono dubbi: abolizione delle Province e degli enti inutili (antica battaglia repubblicana di Ugo La Malfa); detassazione degli straordinari e sostegno ai salari; completamento della Legge Biagi con l'introduzione degli ammortizzatori sociali; riduzione della spesa pubblica; abolizione dell'Ici sulla prima casa.

Sembra il programma di un governo di Nuovo CentroSinistra più che di uno di Centrodestra!
E bene, dai, in una scala di valori da uno a dieci diamo un bel 7 a questo Governo Berluisconi quater che peraltro sta seguendo l'ottima strada intrapresa dai partiti liberaldemocratici e conservatori (anche se il termine mi appare assai improprio) occidentali già solcata prima di lui da Sarkozy, David Cameron e John McCain: ovvero rigettare i valori della destra tradizionale e aprirsi ai valori laici, liberali e libertari andando oltre la destra e la sinistra tradizionale.

Sarko in Francia ha vinto con un programma totalmente liberale in economia e nei diritti civili, occidentale nella politica estera e rigoroso in termini di sicurezza. Egli ha peraltro significativamente voluto nella sua squadra di governo il socialista Bernard Kouchner agli Esteri.
Il conservative David Cameron ha recentemente stravinto alle elezioni amministrative inglesi proponendo un programma radicalmente diverso rispetto al passato del suo partito ed avvicinandosi alla visione liberalsocialista di Tony Blair (assai diversa da quella del più socialburocratico Brown) prevedendo peraltro aperture nei confronti di gay e lesbiche, una politica ambientale più incisiva, il sostegno alla sanità pubblica e la possibilità di legalizzare la cannabis e i suoi derivati. In Inghilterra, peraltro, avanzano anche i Liberaldemocratici che diventano il secondo partito superando i Laburisti la cui nuova virata statalista è stata rigettata in toto dall'elettorato.

Per finire, siamo certi che anche il repubblicano statunitense John McCain stravincerà sui candidati democratici (o la Clinton o Obama) proprio per il suo programma liberale nei diritti civili e in economia e per una politica estera tutta improntata alla difesa dei valori umani di libertà e democrazia.

La cosiddetta sinistra tradizionale arretra in tutta Europa e financo nella tradizionalmente socialBurocratica Svezia. Ovviamente tranne in Spagna vista e considerata infatti la gestione liberale del socialista Zapatero.
La cosiddetta sinistra tradizionale (anche se è ormai del tutto improprio parlare di "destra" e di "sinistra") è e sarà destinata alla sconfitta nei prossimi anni, in quanto arroccata su posizioni meramente conservatrici, stataliste e socialburocratiche che garantiscono solo chi è già garantito.
Per questo, come nei gloriosi anni '80, vincerà e governerà seriamente solo chi sarà capace di mettere in piedi governi in grado di risollevare l'economia con dinamismo, capaci di ridurre le spese inutili e di garantire sicurezza ai cittadini senza entrare però nella loro vita privata e sotto le loro lenzuola, capace di garantire diritti civili nel pieno rispetto dei doveri.

La sfida, ormai, non è più fra "destra" e "sinistra" ovvero fra "conservatori-popolari" e "progressisti-socialdemocratici", bensì fra Liberali e Conservatori e noi, da anni dalla parte delle libertà e dell'individuo, ci schieriamo sempre e comunque con i primi, consapevoli che il presente ed il futuro si giocano sulla creatività dei singoli piuttosto che sull'inefficienza degli Stati accentratori.

www.lucabagatin.ilcannocchiale.it

13 commenti:

ambra ha detto...

Concordo nello spirito e in quanto si dce nella parte positiva verso questo Governo. Dissento invece nella critica, che trovo opinabile.
Niente è pressoché inutile, tutto invece è complementare a quella unità di Governo che ha da occuparsi di troppi e svariati problemi. I ministeri di Bossi e Calderoli, per esempio, come si fa a ritenerli vuoti di contenuto, quando si voglia raggiungere modifiche così significative come la cosiddetta "devolucion" e l'assottigliamento dell'apparato burocratico, che tanta importanza può assumere nel fare dello Stato un organismo più snello ed a misura dei tempi ?
In quanto alle critiche feroci verso l'onorevole Carfagna, esprimo il mio assoluto dissenzo, come donna prima di tutto, ma anche perché non si può dare dell'ignorante ad una persona che, da quando è entrata in Parlamento, si è fatta premura di studiare per lo svolgimento del suo compito di rappresentante del Popolo, quel Popolo che glielo ha riconosciuto largamente votandola.
Non è vero che abbiamo votato solo il simbolo, abbiamo votato tutte le persone che stanno dietro il Popolo delle Libertà.
La questione è che sarebbe necessario dar più fiducia a colui che abbiamo eletto Capo del Governo.
Libertà di critica dunque, ma, oserei dire, con un briciolo di umiltà e disponibilità a concedere almeno il beneficio d'inventario.

ambra ha detto...

Stendiamo invece un velo pietosissimo per la scelta di Tremonti alll'Economia e temiamo che con un anti-liberista e anti-mercatista come lui sarà assai difficile ridurre la spesa pubblica improduttiva e gli enti inutili (lo abbiamo già visto all'opera dal 2001 al 2006). All'Economia infatti avremmo preferito Renato Brunetta o Daniele Capezzone (quest'ultimo quantomeno come sottosegretario).

So troppo ignorante d'economia per ribttere quanto scritto dall'articolista, ma ritengo che se lo si èinsrito imn in governo di cui anche Brunetta fa parte, si se ne sarà calcolata la necessità.
In quanto a Capezzone credo che sia ancora poco preparato per comprendere ed attuare quelle politiche di destra, avendo militato per scelta nella sinistra più vieta.

Luca Bagatin ha detto...

Cara Ambra (che bel nome !), ti ringrazio moltissimo per la pubblicazione ma ti prego di CANCELLARE il riferimento al mio essere "di destra" perché è FALSO, così come ho scritto alla redazione di Resistenza Laica con tono un po' piccato.
Come scrivo anche nell'articolo, l'essere di destra o di sinistra non ha alcuin senzo.
Io sono semplicemente un Liberale, un Progressista e, nel linguaggio destra-sinistra, penso di essere assai più a sinistra di Rifondazione Comunista (come diceva Pannella, peraltro, noi eredi della Destra Storica possiamo dirci da sempre e senza vergognarci di nulla alla Sinistra del Partito Comunista).

Luca Bagatin ha detto...

Io, poi, sono un aderente al Partito Repubblicano Italiano che non è mai stato un partito di destra peraltro.

Luca Bagatin ha detto...

I leghisti, lo ribadisco, non dicono nulla che altri non abbiano detto decenni prima di loro: vedasi Ugo La Malfa, Luigi Einaudi, Mario Pannunzio e financo Bettino Craxi

Luca Bagatin ha detto...

Capezzone in fatti è molto più "a sinsitra" di Veltroni.
E molto più competente in economia di Tremonti (ed io di economia, debbo dire che ne so qualche cosa).

ambra ha detto...

Carissimo Luca, prima di tutto dimmi come dovrò togliere le parole che ti dicono di destra, del resto poi non è una vergogna, come non è una vergogna dire cheTu e Capezzone, siete alla sinistra dei comunisti; quello che importa è che non siate comunisti e che non vi ci mescoliate.
Ti rivelo un segreto : la mia prima tessera di partito fu quella del PRI, avevo 14 anni; poi la stracciai quando ebbi modo di conoscere da vicino Pacciardi; ero giovane e intransigente.
Se hai letto la lettera che ho scritto sopra a Pierluigi, un forumista del Legno Storto, capirai un po' di più delle mie idee.
Sarò lieta di leggerti ancora così potremo conversare più liberamente.
Ambra

ambra ha detto...

Ho corretto la faccenda della destra. Contento ?

Luca Bagatin ha detto...

No, non è una vergogna essere di destra o di sinistra: è semplicemente stupido.
Ed io, pur nelle mie capacità cognitive (specie nella guida dell'automobile, mezzo che detesto), stupido penso di non essere.
Parli di Pacciarti e mi space che non ti sia piaciuto: è uno dei miei miti politici ed il mio amico ex partigiano socialista Aldo Chiarle che lo conobbe molto bene me ne parla sempre assai.
Io intransigente e a tratti estremista lo sono sempre stato e non me ne vergogno.
Peraltro fa parte del mio carattere a tratti sanguigno, a tratti appassionato.
Ma detesto le banalizzazioni e la mancanza di argomentazione.
A presto !

ambra ha detto...

Ero giovane, era il primo dopoguerra e avevo assitito alla lotta partigiana nella mia regione, così da vicino per conoscerne le miserie e l'inutilità, la protervia e...la codardia.
Anch'io sono sanguigna e appasionata, ma non ci picchieremo, perché simo persone libere.

Crystal ha detto...

Avevo già letto e commentato con Ambra e mi associo pertanto pienamente a quanto da lei scritto

Luca Bagatin ha detto...

Beh, il fatto che la lotta partigiana non sia stata determinante né sia stata così immensamente gloriosa....Pacciardi lo sapeva bene.
Però fu un eroe in Spagna contro il Regime di Franco e nel dopoguerra aveva ottime idee per quanto riguardava la ricostruzione.

ambra ha detto...

Hai ragione Luca, ma...
Sono andata a rinfrescarmi la memoria leggendone la biografia e poi anche analizzandone i passaggi e valtandone i vari punti, in gran parte condivisibili ed anche giusti secondo il mio percorso di pensiero, ma...non riesco a scacciare quella sensazione negativa che ebbi allora.
Forse sentii in lui prosopopea, autoritarismo, dispotismo e me ne sotrassi per istinto, un istinto che ancor oggi mi suggerisce un pensiero : da lui sarebbe scaturita un'altra dittatura.