
1. Eccole che le riva,
ste belle moscardine;
son fresche e verdoline,
colori no ghe na,
|: colori no ghe no. :|
2. Me manco gh'en serchemo,
ma un canto noi faremo.
Ma un canto noi faremo
al Ponte di Bassan,
|: al Ponte di Bassan. :|
3. Sul ponte di Bassano,
là ci darem la mano.
Là ci darem la mano
ed un bacin d'amor,
|: ed un bacin d'amor. :|
4. Per un bacin d'amore
successe tanti guai;
non lo credevo mai
doverti abbandonar,
|: doverti abbandonar. :|
5. Doverti abbandonare,
volerti tanto bene,
è un giro di catene
che m'incatena il cor,
|: che m'incatena il cor. :|
6. Che m'incatena il cuore,
che m'incatena il fianco;
non posso far di manco
di piangere e sospirar,
|: di piangere e sospirar. :|
7. Che m'incatena il cuore
che m'incatena i fianchi;
in mona tutti quanti
quelli che mi vol mal,
|: quelli che mi vol mal. :|
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La leggenda intramontabile degli Alpini.
Storia delle truppe Alpine
Una grande celebrazione al Sacrario del Grappa, la montagna del sacrificio, ha caratterizzato la prima giornata dell’81ª Adunata degli Alpini che si tiene a Bassano del Grappa. Migliaia di alpini hanno reso omaggio ai Caduti della Grande guerra con una cerimonia solenne. Il Grappa è una montagna simbolo del sacrificio degli alpini e di tanti altri soldati: custodisce i resti di 12.616 soldati, 10.322 dei quali ignoti. Con l’Ortigara, l’Adamello, il Pasubio e il Carso segna il percorso del calvario degli alpini e della storia dell’unità dell’Italia. La celebrazione su questa montagna sacra ha avuto momenti di particolare commozione: quassù tutto parla di sacrificio e di vite perdute, di amor di Patria, di dedizione e dovere, parole oggi desuete in una società frettolosa e distratta. Ma gli alpini non dimenticano.
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