giovedì 17 aprile 2008

SEMPRE SU BRUNO CONTRADA

Riporto dal blog La Voce di Megaride

sull'eutanasia per Contrada

ULTIMISSIME: Non appena pubblicato questo redazionale, lo Studio Legale LIPERA ci comunicava l'avvenuto ricovero d'urgenza, nella tarda mattinata odierna, di Bruno Contrada presso l'ospedale di S.Maria Capua Vetere, per un malore. Domani, vi terremo aggiornati. Una preghiera:...sì, vi chiediamo proprio una preghiera!
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Sin dalle ore 2,10 di questa notte eravamo in possesso di copia dell’istanza di autorizzazione all’eutanasia per Bruno Contrada e del mandato legale a firma della sorella Anna.

Avevamo deciso di non pubblicare questi documenti, anche perché nella nostra umile qualità di Comitato Bruno Contrada - inutilmente attivo da lungo tempo e con la sola soddisfazione di aver riportato all’onore delle cronache il vergognoso caso d’ingiustizia ch’era sprofondato nell’oblio – abbiamo ritenuto, per una sola volta di non condividere l’azione dei suoi congiunti e questo gesto estremo che non smuoverà affatto la coscienza (ove presente) dei carnefici di Contrada, ben noti per la crudeltà mentale tipica degli aguzzini.

In secondo luogo, perché rigettiamo la sola idea dell’eutanasia… almeno fino a quando il destino non ci costringerà ad invocarla, perché la fede in Dio è grande ed è il destino di un uomo, la sua leggenda personale, a santificare o a dannare una vita, confidando – soprattutto nella maniera in cui in Italia i fallibili UOMINI applicano la Giustizia – nella sola ed infallibile GIUSTIZIA DIVINA; quella, con cui saranno giudicati soprattutto gli aguzzini… che già tantissima gente semplice ha provveduto a denunciare presso quell’ALTO “TRIBUNALE”.

Immaginavamo, stanotte, dell’indomani mattina la vasta eco mediatica sulla morbosità della ghiotta notizia: un altro dei tanti roboanti scoop alla Malthus, droga quotidiana della massa nichilista, abbrutita ed imbruttita a dovere a suon di scandali, pedofilia, emergenze, orrori, turbe psichiche… Infatti, così è stato!

Addirittura i notiziari Tv di Stato sono tornati a riparlare di Contrada, con il tono del finto stupore ansimante e godereccio, quasi sessuale… quasi pornografico delle prefiche del malaugurio.

Ci chiediamo come mai, invece, non abbiano bucato il video, i “giornalai”, solo pochi giorni fa, con l’unica e diversa buona notizia che rimette in gioco, finalmente, l’odissea giudiziaria di Contrada, accertate finalmente le mendaci accuse di alcuni stipendiati “pentiti di professione”, in quel processo a Caltanissetta dove Contrada è PARTE CIVILE!

Se siamo, poi, ritornati sulla primaria decisione di non pubblicare lo “scoop” necrofilo è perché, come volevasi dimostrare, quelli senza scienza e coscienza, gli aguzzini, i giustizialisti, i violantini, i travaglino, i dipietrini, i vari perfidi pagnottisti di sempre, hanno iniziato a pensare all’istanza di autorizzazione all’eutanasia come ad un’azione provocatoria, un colpo di teatro, ridicolizzandola e, con essa, ridicolizzando ancor più Bruno Contrada, la sua famiglia, i suoi sostenitori, il suo collegio di difesa.

Allora, a malincuore, con profondo dolore che ci fa sentire ancora più inutili, anche da questo foglio… da dove ingenuamente, forse, ma con tanto entusiasmo, principiò molti e molti mesi fa la campagna per la piena riabilitazione di Bruno Contrada, procediamo alla corretta informazione.

E’ la prima volta che siamo gli ultimi a fornire un’informazione sul caso Contrada ma lo facciamo unicamente per testimoniare, al di là delle nostre convinzioni, che non si tratta di un’azione provocatoria ne’ di un gesto teatrale.

Conosciamo troppo bene la famiglia di Bruno Contrada e già da mesi la povera Anna andava ripetendo che non riusciva più a sostenere gli incontri in carcere con il fratello, sempre più silenzioso e assente, sempre più malfermo sulle gambe, sempre più cieco, sempre più magro…

Conosciamo anche bene la serietà professionale di tutto lo Studio legale Lipera, che non ha certo bisogno di certi mezzucci per promuoversi.
A parte l’appassionato avvocato Giuseppe LIPERA, i suoi giovanissimi collaboratori… che erano bambini quando l’osceno caso Contrada s’impose alle cronache nazionali… si sono votati completamente a questo vecchio e distrutto uomo, cogliendone e onorandone l’autorevolezza, la pulizia, la dignità, la personalità… Ce ne fossero di “Bruno Contrada” da cui prendere esempio, da indicare ai giovani, in questo immondo porcile italiano!…

Non v’è nessuna teatralità, purtroppo, ne’ provocazione, dietro la notizia-shock di stamane. C’è solo tanta disperazione e tanti, troppi, disperati! Intenderla non può chi non ha mai toccato il fondo della disperazione.

RISPETTO, VERITA’, COSCIENZA: è il nostro ultimo appello!

All’inferno la “beata” Angelica, la Della Pietra, omminicchi e quaquaraquà, quelli che abbiamo già nominato al post precedente e tutti gli altri che, per motivi di spazio, non possiamo citare… con un pensiero speciale anche al nostro attuale presidente della Repubblica, memori della sua ignavia!

1 commento:

Crystal ha detto...

Si sono inventati un reato inesistente,reato, non previsto dal codice penale ma così ritenuto dalla giurisprudenza “creativa”: reato di concorso esterno in associazione mafiosa.
Preghiamo per lui e per la sua famiglia