sabato 14 febbraio 2009

ZARA Dalmazia ADES

Nei commenti attualità sulle Foibe. Siamo ancora a questi punti.

2 commenti:

ambra ha detto...

duepassi

La Storia fatta di silenzi - 10 febbraio: Il Giorno del Ricordo 14/02/2009 22:52

Abbiamo Università che impediscono al Papa si parlare, a Fini, all'ambasciatore israeliano, che impediscono mostre fotografiche sulle foibe
ma
accolgono a braccia aperte tutti i peggiori assassini, a cui evidentemente si sentono assai vicini.

E' con ferito sdegno che pubblico la lettera di un amico che mi segnala l'ennesima evidenza di come le nostre Università siano cadute in basso, e vada fatto qualcosa per riportarle ad un ruolo di guida culturale che hanno ormai perso.

mercoledì 11 febbraio 2009 11.01

Tor Vergata vieta la mostra.

Egregi Dottori, Professori e dirigenti della Facolta' di Economia
dell'Universita' degli studi di Roma "Tor Vergata",

mi chiamo Alessandro Marco FUSCO, fino a ieri orgoglioso di aver frequentato
e di essermi laureato in Economia a Tor Vergata nel 2001.

Scrivo questo messaggio di posta elettronica perche' sono davvero indignato
e offeso da quanto appreso leggendo un articolo del Corriere della Sera -
Cronaca di Roma - a pagina 4 dal titolo "Memoria. Gli antagonisti
commemorano i partigiani jugoslavi. Foibe, scontro e accuse fra collettivi e
Casapound. Tor Vergata vieta la mostra. ...". Leggo infatti in questo
articolo della "... decisione del preside della facoltà di Economia, che ha
negato l'autorizzazione a svolgere una mostra fotografica sulle foibe ...".

E' davvero un avvenimento sconcertante e offensivo nei confronti di tutti
gli studenti attuali e passati, di tutti gli italiani d'Istria, Fiume e
della Dalmazia e di tutte le altre regioni d'Italia, in quanto il giorno del
ricordo del 10 febbraio, oltre ad essere stato istituito nel 2004 con una
legge dello Stato e' anche una doverosa ricorrenza che ottiene perlomeno il
risultato di fare un minimo di giustizia storica e di rendere nota alla
massa degli studenti e dei docenti gli avvenimenti che hanno caratterizzato
il confine orientale d'Italia, con particolare riferimento alle donne e agli
uomini che in quelle terre vivevano da sempre e che a causa dell'odio
razziale e dell'odio ideologico hanno dovuto lasciare le loro case e tutti i
loro averi negli anni '40 e '50 del secolo scorso per rimanere
orgogliosamente ITALIANI e LIBERI dal giogo e dalla tirannide della
dittatura titoista iugoslava.

Mi preme far presente che questa situazione, alla luce anche delle doverose
parole espresse piu' volte dal Presidente della Repubblica (che mi permetto
di ricordare essere un ex dirigente di quello stesso PCI, tra i maggiori
fautori dell'oblio di queste vicende), crea purtroppo discredito a quella
somma istituzione culturale rappresentata dall'Universita' pubblica italiana
e, in specie, dalla Facolta' da Loro diretta e, fino a ieri, saggiamente
guidata verso l'approfondimento della conoscenza economica e non solo, e
scevra da qualsivoglia vincolo ideologico.

Nella speranza che non si dia la possibilita' a taluni nuovi barbari di
insozzare una tale istituzione universitaria perche' intendono solo il
"viver come bruti", ma si muova verso la rotta maestra onde "seguir virtute
e canoscenza", sono fiducioso che le Loro eccelse menti diano la
possibilita' agli studenti di approfondire un argomento per tanti anni tabu'
e che potra' dare maggior senso di appartenenza alla Nazione Italia con
maggiore orgoglio e maggiore consapevolezza, anche grazie alla Facolta' di
Economia dell'Universita' di Roma "Tor Vergata".

Ossequioso e fiducioso, porgo distinti saluti.
Dott. Alessandro Marco FUSCO

Marcello ha detto...

Ambra
l'8 set 1943 ero a Pola
e che dalle foibe, mia madre ed io,ci siamo salvati per un fortunata coincidenza,di quelle una volta e mai più nella vita.
bel blog
ciao
Marcello