
premetto che mi è simpatico soprattutto per l’ottimismo e l’entusiasmo che butta in politica e nelle teste di chi, per età e abitudine, si tiene stretto al suo passato, negandosi persino la produzione di nuove endorfine cerebrali. Mi piace anche una visione della politica in “rosa”: le donne giovani e carine non danneggiano la politica, anzi possono appassionare anche altri giovani e rinnovare gli scranni del Parlamento spesso divenuti espositori di pezzi d’antiquariato. Trovo anche un modo nuovo di fare politica, quello d’avvicinare i diversi leader politici internazionali, promuovere accordi, assicurare lavoro, perorare un’immagine nazionale competitiva e valida.
I voti che ha ricevuto stanno a dire che l’uomo politico c’è e vale. Non saranno i telefonini piazzati nei bagni e nelle stanze da letto a far venir meno i pregi e le capacità di uno statista. Non sono nemmeno d’accordo con chi le chiede di parlare davanti al popolo della sua vita privata, lei, prima di essere il presidente è una persona con la sua coscienza che dovrà, prima di spegnere la luce e affidarsi al sonno, farsi una domanda: «Come sto dentro?». Io lo faccio, caro presidente. Se la risposta è positiva dormo tranquillamente, se non lo è, il sonno non è poi così tranquillo... Ciò che poi dicano, scrivano, strombazzino gli altri su di noi, mi creda, conta poco. Che lei sia motivo d’invidia e rancore lo si sa e non mi meraviglio che tali sentimenti negativi arrivino fino al buco della serratura. Si chiederà come mai tocca a lei la gogna? Non si meravigli, ultimamente qualche scrittore per fare business e nome ha voluto “vendere” la notizia che il dipinto di Leonardo da Vinci dell’Ultima Cena porta la testimonianza che l’amante di Gesù fosse Maria Maddalena, raffigurata nell’apostolo Giovanni. Gli scandali si vendono e gli acquirenti ci sono, anche per lei caro presidente.
A me prete è parso strano l’attacco che riceve soprattutto da parte di chi ha messo in ridicolo, in questi anni, ciò che la cultura umanistica e cristiana ha sempre fatto valere. Sono gli stessi politici e media che hanno sempre fatto valere i principi della nuova morale: l’inconsistenza del matrimonio, la necessità del divorzio, la libertà dell’aborto, la normalità di ogni tipo di famiglia, il sesso libero, la manipolazione genetica... Tutto ciò per molti politici non è morale, ma solo scelta ideologica. Eppure sono gli stessi contro di lei Presidente a chiedere il consenso dei cattolici per delegittimarla in nome della decenza, e della morale cristiana. Quanti ipocriti! Non mi fraintenda, presidente, non sto difendendola, ma solo voglio evidenziare l’ipocrisia di chi predica bene e razzola male.
Dopo queste affermazioni e riflessioni, caro Presidente, non posso tacere un richiamo, se mi è acconsentito come educatore o semplicemente come persona che ha superato (come lei) i 70 anni e sa che la sua “corsa” sta per arrivare al traguardo con la valigetta in mano (dove ci stanno i nostri vissuti) da consegnare al Padreterno. Su “Libero”, Vittorio Sgarbi gli ha chiesto di dire al popolo italiano che a lei piacciono le donne, si trova bene con loro, si diverte... Altri opinionisti, inquinati dal fumo delle candele, vorrebbero che lei si presentasse in “sacco e cenere” per chiedere perdono per aver turbato la sensibilità e la coscienza dei credenti. Io no, io le chiedo semplicemente di essere se stesso di confrontarsi con quella coscienza che mamma Rosa le ha lasciato impressa nel profondo della sua anima. So che questa “voce” c’è, è la voce di una donna semplice, buona, retta e forte che ha indicato a suo figlio il bene. Basterebbe ascoltare questa “voce” per cambiare qualcosa nella sua vita, caro Presidente. Interiormente, anche lei deve cambiare, se lascia spazio a quella “voce materna” che ha educato la sua coscienza e indicato la sorgente del bene, Dio. Questo cambiamento tutti lo dobbiamo fare. È il mio augurio.
Don Chino Pezzoli
2 commenti:
Un capace sindacalista della CISL milanese fu selvaggiamente percosso da militanti di estrema sinistra negli anni della "contestazione".
Dopo l'aggressione, fu diffuso un volantino in cui questi estremisti spiegavano le ragioni del loro gesto: il sindacalista in questione era colpevole, fra l'altro, di bere alcolici e di fare le ore piccole.
Da qual pulpito vien la predica, ieri come oggi!
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