mercoledì 19 marzo 2008

Il massacro tibetano

18/03/2008 13:57TIBET – CINA
Le foto del massacro tibetano
Una serie di immagini che testimoniano la violenza del regime cinese contro i manifestanti che, in questi ultimi giorni, hanno chiesto a Pechino più libertà.

Roma (AsiaNews) – Negata da Pechino, la violenta repressione dei manifestanti e dei monaci tibetani viene illustrata da una serie di foto particolarmente violente, inviate dalla dissidenza tibetana in occidente. Si tratta di immagini particolarmente crude, inviate dal monastero di Kirti al Free Tibet Campaign.

Le foto sono state scattate il 16 marzo scorso nella provincia tibetana autonoma di Amdo, che attualmente fa parte della provincia settentrionale cinese del Sichuan. Secondo il Free Tibet Campaign, il massacro è iniziato dopo che i religiosi del monastero di Kirti hanno inneggiato al “Tibet libero” ed al Dalai Lama. Ai monaci si sono aggiunte 400 religiose buddiste e gli studenti della scuola media tibetana locale.

La polizia cinese, che controllava a vista il monastero sin dall’inizio delle proteste (il 10 marzo scorso), ha aperto il fuoco contro la folla. Secondo i dati del governo tibetano in esilio, circa 20mila tibetani del Sichuan hanno protestato in segno di solidarietà con i monaci tibetani. Delle 20 vittime accertate della repressione, 9 sono state identificate: fra questi, ragazzi di 15 e 17 anni.

Riportiamo di seguito le foto delle vittime (clicca sul numero per vederle).
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http://new.asianews.it/index.php?l=it&art=11805#

9 commenti:

ambra ha detto...

Grazie Crystal, io avevo pensato di pubblicare le foto che ho salvato, ma forse è meglio così.

Battista Dotti ha detto...

Le ultime veline da contatti nella zona di Lhasa, parlano di 1300 morti tra monaci e studenti. Rastrellamenti casa per casa...Prendetele queste cifre con molta cautela... Secondo un nostro esperto, la cifra dei morti/scomparsi si dovrebbe aggirare nell'ordine 100/150 mila.

Battista Dotti ha detto...

Manca un pezzo,

....al termine delle operazioni, stimato in concomitanza dell'inizio delle olimpiadi.

ambra ha detto...

Spero di aver fatto la cosa in modo giusto.

Crystal ha detto...

E' una vera mattanza e purtroppo i Governi occidentali girano la testa dall'altra parte: ho firmato la petizione con l'illusione di fare qualcosa per la libertà di quel popolo oppresso

Furci-Blog ha detto...

Non sono assolutamente d'accordo con la pubblicazione delle "foto", non si rispetta cosí la dignitá umana.

E se fossero foto dei nostri ragazzi ?
Che cosa si vuole dimostrare con foto del genere ?
Penso che proprio i "credenti" debbano astenersi dal pubblicare tali foto.

Mattanza....parola orribile per ció che accade ai tonni (qui da noi in Sicilia), ancora piú brutale se usata per l' umanitá.

Crystal ha detto...

E' a dimostrazione che non c'è nessuna invenzione in queste notizie, visto che la Cina comunista racconta in tutt'altro modo

ambra ha detto...

Io ho visto in televisione le foto dei nostri ragazzi straziati, non credi che sia il caso di dare un po' di scosse forti ai tanti che gridano 10, 100, 1000 Nassirya ? E non parlo dei giovani dei centri sociali, ma di quei maiali di Onorevoli e Governanti che vanno in corteo con loro.

Furci-Blog ha detto...

Tutti sanno che non é un' invenzione, ma a me non sembra giusto mettere il dito proprio nella ferita, si tratta di persone che meritano la tanta decantata "pietá cristiana" e che non meritano di essere esposti sotto il naso di "cervelli bruciati" che provano 10, 100, 1000 volte piacere a vedere sangue, non fanno parte dell' umanitá, come non ne fanno parte coloro che li istigano (disonorevoli e sgovernanti)
Oltretutto mi sembra di entrare in una galleria degli orrori quando entro in una chiesa qualsiasi, Santi perforati da freccie, insanguinati, Marie con pugnali nel petto, Cristi con spine in testa, inchiodati, lacerati.....
Si ha bisogno di questi orrori per credere in un Dio ?
Tutto e solo un' effetto psicologico per intimorire i "fedeli".
Ed ecco che i "fedeli" espongono gli orrori anche nei blog per dar "carica" alle proprie idee e si dimenticano della "caritá", l'esporre il dolore e l'orrore, sembra per loro cosa familiare, tutto naturalmente in "buona fede".