
Tanti auguri, per lei e per noi.
Glieli porgo con le parole di Francesco Forte, che meglio di me sa esprimere sentimenti e aspettative.
Buon Natale e Buon Anno
Lettera al Presidente
Caro presidente, le porgo gli auguri per il Santo Natale interpretando il pensiero e l’animo dei lettori della mia rubrica, una rete di spiriti liberi che la ammira.
Sappiamo che lei nonostante tutto è sereno e lieto perché i suoi figli, la sua famiglia sanno che sta bene nello spirito e nel fisico nonostante la brutta botta subita inaspettatamente nella piazza principale della sua città. Una sera, che doveva essere di festa, è diventata di dolore e di angoscia.
Ci ha molto rattristato vedere il suo volto coperto di sangue, intuivamo il suo tormento fisico e quello morale e ci siamo sentiti accanto a lei, solidali. Avremmo voluto gridarlo, contro chi esultava sui blog, perché ciò non si ripeta né contro di lei né contro alcun altro. Lo facciamo ora, il nostro non è solo un grido di rabbia, è soprattutto un grido di simpatia. Abbiamo anche ammirato la forza d’animo con cui lei ha reagito, sin dal primo momento, presentandosi, ferito, ma ritto in piedi, al pubblico, sul predellino della sua auto, per calmare la folla e far sapere a tutti, in primis alla sua famiglia, che lei era in salute e non ci si doveva agitare.
Gli anni di piombo non devono tornare neanche in versione ridotta o modificata. Però gli attacchi contro di lei sono continuati. Non bisogna cadere nel tranello della escalation di chi grida di più. Ma non bisogna neppure rinunciare alle linee di riequilibrio, necessarie per la governabilità. Mentre noi meditavamo sul come esprimere queste idee, lei ci ha aiutato a farlo, con il suo messaggio che invita al reciproco rispetto e, per attuare la distensione, chiede la cooperazione delle forze politiche dell’opposizione. Non pensavamo che la sua ripresa di azione politica fosse così rapida perché i medici le avevano raccomandato un periodo di risposo di dieci giorni. Il messaggio ha dimostrato che lei è capace di perdonare, cosa in genere più facile a dirsi che a farsi. Ed ha aperto una nuova fase. Ora però una parte degli interlocutori dell’opposizione che avevano auspicato il dialogo si sono tirati indietro. Oppure hanno posto condizioni ambigue che consentono loro di ritirarsi ogni volta che la collaborazione comporti non solo concessioni da parte sua, ma anche da parte loro. E quelli che hanno acconsentito al dialogo in modo meno ambiguo vengono contestati dal proprio partito e quindi sono costretti a muoversi in modo più cauto di quello che desidererebbero. Però siamo certi che lei andrà avanti nella linea enunciata. E ciò anche se una parte dell’opposizione dopo l’attentato contro di lei, ha alzato i toni sostenendo che l’accaduto è colpa sua. Lo hanno fatto un po’ perché ubbidiscono a impulsi irrazionali, dettati dalla bile anziché dal cervello. E un po’ perché stanno recitando una parte che sino ad ora ha reso loro in voti e in soprattutto in comparizioni mediatiche di cui si beano. Ma soprattutto hanno alzato ancora i toni perché cercano di farle perdere la pazienza. Sappiamo che ciò non sarà possibile perché lei a differenza di molti di loro, sa pazientare.
La conosciamo così, come una persona pragmatica, che crede che il rispetto reciproco sia cosa buona e utile a tutti ma che non si fa "menare per il naso". Siamo anche contenti del fatto che lei si sia già messo al lavoro, discutendo con Bossi e Tremonti, il fido alleato e il suo collaboratore che gestisce il bilancio nazionale nel periodo difficile in cui l’Italia vive e da cui sta uscendo in buone condizioni, grazie anche alla vostra condotta prudente. Poi forse arriverà Gianfranco Fini, un altro califfo. E’ bene che la concordia interna sia ristabilita ,fra i big della coalizione di governo, se si vuole che ci sia il dialogo con l’opposizione. Una famiglia che si mostra discorde non può chiedere alle altre del condominio con cui ha una controversia, di collaborare per decidere insieme le cose di comune interesse, ferme restando le divergenze negli altri ambiti. Però ci sono molte altre persone della sua équipe che hanno lavorato bene nel suo governo e nel parlamento, che ci piacerebbe che lei ricevesse, anche se sappiamo che ciò le può rubare qualche ora a quelle che lei ha programmato per la famiglia. A noi paiono bravi giocatori, della squadra di cui lei è il capitano e sappiamo che lei lo pensa.Vorremmo un riconoscimento palese, per dare a tutti entusiasmo.
Sopratutto ci attendiamo che dopo avere aperto la pagina del dialogo sulle grandi e piccole riforme istituzionali riguardanti la giustizia, lei apra, con la sua squadra, anche un’altra pagina. Quella delle iniziative del secondo tempo della politica economica e sociale, nazionale e internazionale, con lo sguardo rivolto al paese e a tutto il suo elettorato, dal vertice alla base. I suoi consensi, dopo il fatto di Milano, sono aumentati di parecchi punti percentuali. Questo sta scritto nei sondaggi che le vengono consegnati e noi lo percepiamo nella gente che frequentiamo. Ciò le darà maggior forza politica. Inoltre c’è una stella nel cielo, che brilla più del solito perché nel freddo gelido di queste giornate, c’è una novità che si ripete ogni anno la notte di Natale. Guardando quella stella ci diamo la mano fra di noi e le rinnoviamo i più fervidi auguri.
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