Approfitto del blog per dare alcune informazioni sulla catastrofe che il caso abu Omar ha innescato.
In qualsiasi paese civile la sicurezza è affidata oltre che alla Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza, ad elementi, provenienti da queste istituzioni, che posso agire, anche in contrasto con alcune leggi. Il caso Abu Omar è simbolico: stante l'acclarato coinvolgimento dell'imam con il terrorismo islamico, l'impotenza delle leggi Italiane ha fatto scattare un rapimento. In accordo il servizio informazioni statunitense, quello inglese, la Nato, e alcuni vertici del FSB russo. Il soggetto veniva trasportato in appositi siti per essere interrogato. Vi assicuro che le informazioni "spontaneamente" fornite, sono stae molto utili. Ma, purtroppo, qualche giudice, si è sentito sopra, la ragion di stato, ed è intervenuto, fornendoe inquisendo personaggi in vista. Ora, noi periamo su vari fronti: le due suore liberate, sono state uno dei nostri incarichi, ma, come nel caso Sgrena, la credibilità nostra è stata molto ridimensionata. Ma i giudici, non sanno che, con simili gesti, condannano a morte molte persone a noi collegate.
Ora leggendo la notizia della Cassazione, spero che i compiti siano stati chiariti.
Assicurando che un forte organo di controllo assicura la professionalità e l'affidabilità dei miei, opss, nostri agenti alla Costituzione, mi augurerei di poter lavorare in Italia nella più assoluta anonimità.
Chiedo un favore alla Mamma: se potrebbe fare un post con tutte le informazioni disponibili sul caso Abu Omar. Io, dove possibile, chiarirò alcuni aspetti.
giovedì 12 marzo 2009
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68 commenti:
Per ora ti darò questo Link, poi mi farò aiutare da Luciano e cercherò di accontentarti.
Ti bacio Ambra
http://news.google.it/news?pz=1&ned=it&hl=it&q=Abu+Omar
Mi fate un piacere di passar parola? nei prossimi 15 giorni cercate di recarvi il meno possibile: in Inghilterra, vi assicuro che ieri a Manchester, i tifosi erano l'ultimo problema. Spagna, Germania, zona Frankfurt e Ramstein. Grecia, Atene e traghetti per l'Italia.
Sto provando di mette una pagina intera di Google ma non l'accetta, ora ci prova Ambra alla quale ho mandato il copia-incolla : le ho scritto di provare a copiare solo gli indirizzi dei vari articoli.
Tieni conto che sono 11 pagine di indirizzi.
Ciao.
Luchy,
io ho una visione molto accurata del caso, ho tutti i documenti a disposizione, ma mi serve un parere di chi sta fuori. Lo so che vi chiedo un enorme sforzo, ma mi occorre che voi leggiate il più possibile su questa vicenda. Voglio una vostra opinione: con calma e quando avete tempo. Insomma mi serve un giudizio terzo, al di sopra delle parti.
http://www.repubblica.it/2007/02/sezioni/cronaca/abu-omar-pollari/abu-omar-pollari/abu-omar-pollari.html
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/12_Dicembre/05/pollari.shtml
http://www.wuz.it/news/21216/abu-omar-pollari.html
http://news.excite.it/cronaca/388130/Abu-Omar-chiesto-giudizio-Pollari
http://www.ilraggio.it/articolo_rassegna.asp?IDN=148
Adesso ho capito, dal tuo articolo non era così chiaro.
Vediamo cosa si può fare, magari anche da parte di Marcello e di qualche altro amico nostro che non sta scrivendo, di questi tempi.
Ciao, saluta Pasquino.
Siamo allertati e ci mettiamo al lavoro.
Un abbraccio a te e Pasquino.
Farò del mio meglio anche io
Ciao
http://www.legnostorto.com/index.php?option=com_content&task=view&id=24512
Ringrazio tutti, mamma Ambra ho letto l'articolo di Giacalone. Sono per un po' in Italia, proprio per sto affare. E' un punto di partenza. Io ho in testa due punti fissi, che paiono in contrasto
1) Per il mio lavoro devo aver mano libera e protetto dall'Esecutivo.
2) Sono e devo essere sempre soggetto alla legge Italiana.
Come uscirne?
Pasquino saluta, ma non può intervenire, comunque sta bene, anche se sta infrattato!
Qui gli amici di Abu Omar su Facebook
http://www.facebook.com/friends/?id=1661585218&flid=0&view=everyone&q=&nt=0&nk=0&s=0&st=0
Penso che tu possa uscirne solo se riuscirai a raggirare il secondo punto fisso....
Mamma,
già fatto e molte volte. Le poche volte che ho operato in Italia ho fatto da basista, il lavoro "sporco" in Italia lo facevano altri. Ma ora non lo vogliono più fare. E qui è meglio che mi fermi...
Abu Omar/ Cossiga: Sentenza Consulta abbatte tutela segreto Stato
'Hanno dato un consiglio a governo: 'lascia andare Pollari''
Roma, 12 mar. (Apcom) - Secondo l'ex presidente della Repubblica, Francesco Cossiga, con la sentenza di ieri sul caso Abu Omar la Corte Costituzionale ha dato "un consiglio al governo Berlusconi: 'Lasciate andare alla deriva il generale Pollari e i suoi collaboratori incriminati!'. Certo è - scrive Cossiga in una nota - che per dimostrare che 'hanno vinto loro', i magistrati di Milano, compresi quelli d'Appello e della Cassazione, devono condurre rapidamente il processo alla conclusione, con condanne esemplari nei confronti di Pollari e degli altri agenti del Sismi".
"In realtà - spiega il senatore a vita - l'argomento che sarebbe stato usato, l'esercizio dell'azione penale e, quindi, la piena possibilità di fare le indagini di polizia giudiziaria e istruire il processo è garantito dalla Costituzione, mentre nella così detta 'tutela del segreto di Stato' non vi è traccia nella carta fondamentale. Ho l'impressione - conclude quindi Cossiga - che la sentenza della Corte costituisca un definitivo vulnus alla tutela del segreto di Stato, all'attività ed alla stessa esistenza dei servizi nazionali di intelligence e di counter-intelligence, e alla definitiva affermazione del potere giudiziario quale unico potere sovrano nello Stato repubblicano e forse anche al di sopra di esso".
http://notizie.virgilio.it/notizie/politica/2009/03_marzo/12/abu_omar_cossiga_sentenza_consulta_abbatte_tutela_segreto_stato,18332412.html
Quello che sospettavo, e Il Presidente emerito ci conosce bene. Un paio di volte mi ha "tirato le orecchie".
Mi ha detto: "Uno che fa il tuo lavoro non deve avere ne scrupoli ne remore.Hai un Dio che, non ti perdonerà, ma hai l'Italia... se ti va bene avrai una pensione. Altrimenti ti faranno un culo tanto".
Forse io sono masochista, mi piace lavorare per l'Italia. anche quando ho nel mirino....
Non so se potrà servire; se mai saltalo a pie' pari :
I rapimenti (della Cia) secondo Obama
| Esteri | Renato Farina
Pubblicato il giorno: 03/02/09
Stiamo assistendo al trionfo dei sepolcri imbiancati o anche abbronzati, scusate la battuta cretina, ma qui si sta giocando con le parole, si prende in giro la gente, e allora mi metto anch’io a quel livello.
Obama ha impostato la sua campagna elettorale in chiave antiterrorismo promettendo la chiusura della prigione di Guantanamo. Lo ha fatto. Una decisione giusta. Ma anche scaltra. Persino ipocrita. Lo stiamo capendo ora, nel momento in cui il neopresidente si dichiara sostenitore convinto delle «extraordinary rendition». E le organizzazioni più accreditate per i diritti umani, come Human Rights Watch, si dichiarano prontamente d’accordo. Obama sì che è per i diritti umani, mica Bush il Cattivo.
Una perfetta idiozia dal punto di vista della logica. Sarebbe come dire che i sequestri di persona diventano buoni solo perché i rapitori hanno cambiato il covo dove accudire l’ostaggio. Non ci credete? È proprio così. Ora a Guantanamo chiusa, ci saranno altri luoghi di detenzione, e poi ci saranno processi, e niente più torture. I presunti terroristi prelevati a forza non potranno essere tradotti in Paesi dove vige la tortura, eccetera. Ma l’atto in sé, il rapimento a prescindere dai codici del Paese dove il tale è stato prelevato, perché mai dovrebbe diventare meno orrendo? O – per esprimerci con il linguaggio dei pm Armando Spataro e Ferdinando Pomarici – meno «eversivo dell’ordine costituzionale»?
Per il lettore ignaro occorre qualche riferimento ai fatti di cronaca (dei quali chi scrive è stato suo malgrado minimo protagonista). A Milano nel febbraio del 2003 viene sequestrato l’imam Abu Omar. Il tipo ha appena fatto circolare volantini nelle moschee in cui dichiara di voler punire gli italiani, loro sì veri terroristi. È sotto indagine della procura per terrorismo internazionale. Secondo Spataro e Pomarici è stato rapito a forza, poi portato in Egitto e torturato (vive adesso in famiglia ad Alessandria d’Egitto). La procura di Milano con l’aiuto della Digos è risalita all’identità di 21 agenti della Cia che, collaborando con l'Fbi, sarebbero autori del sequestro (o della esfiltrazione). Hanno ritenuto provato anche il coinvolgimento dei nostri servizi segreti, i quali hanno sempre negato senza poterlo provare causa il segreto di Stato. (Ed il sottoscritto, convinto anch’egli di questo, è stato accusato e ha patteggiato l’accusa di aver favorito il Sismi). Cosa succede ora? Che Obama dice, con il linguaggio degli atti, che il rapimento di Abu Omar è stato perfettamente legale. I suoi agenti hanno magari sbagliato a portarlo in Egitto, ma forse no, visto che non è affatto certo sia stato torturato (di certo l’imam è uscito pochi mesi dopo dal carcere). Il Corriere della Sera ha intervistato sul tema un esperto: Vincent Cannistraro, ex della Cia. Il quale sostiene correttamente che le rendition furono una pratica assai diffusa al tempo di Clinton. Ma dice una piccola grande menzogna. Cioè sostiene che la legge prima di Bush imponeva di agire concordemente coi governi per il rapimento. E a questa si atterrà Obama. Falso.
Obama sa benissimo che la legge sulle rendition consente qualche sbrego e una serena offesa al diritto internazionale e alla sovranità di altri Paesi, persino alleati, in nome dei supremi interessi americani. Non è questione solo della National Security Directive n.77 del gennaio 2002, opera del famigerato George W. Bush. Questa direttiva ultra-segreta in realtà recepisce gli insegnamenti del predecessore Clinton (e della moglie Hillary, oggi sua segretaria di Stato) e prima ancora di suo padre Bush. Già nel 1989 infatti la Fbi (che da sempre collabora con la Cia) ottenne dal Procuratore Generale un parere dal titolo ““Autorizzazione per l’Fbi di scavalcare la legge internazionale durante le attività condotte all’estero”. Si legge in questo memorandum: «(…) l’Fbi può esercitare i suoi compiti istituzionali (…) per indagare o arrestare soggetti che hanno trasgredito la legge statunitense, anche nel caso che le azioni condotte dall’Fbi dovessero violare le leggi internazionali. (…) il Presidente agendo attraverso il Procuratore Generale ha l’autorità costituzionale di ordinare all’Fbi di indagare o arrestare soggetti anche con modalità contrarie alle leggi internazionali». E ciò che vale per l’Fbi si estende per ovvia analogia anche alla Cia.
L’impianto legislativo del tempo di Bush padre è fatto proprio da Bill Clinton nel 1995 e poi nel 1998. Estrapolo una frasetta chiave: «In ogni caso il rientro coatto dei sospetti può essere praticato senza la collaborazione del governo ospitante». Il 17 ottobre 2002, davanti il “Joint Committee Inquiry into Terrorist Attacks Against the United States”, l’allora direttore della Cia George Tenet rivelò: «Ancora prima dell’11 di settembre la Cia (in molti casi con l’aiuto dell’Fbi) ha consegnato alla giustizia 70 terroristi sparsi in varie parti del mondo. (…) Prima dell’11 settembre la CIA IG (Inspector General, ndr) ha riscontrato significativi miglioramenti nell’assistenza fornita all’Fbi come avvenuto, ad esempio, in due dozzine di rendition eseguite nel 1999-2000». Su settanta, quante delle rendition dal 1995 fino al 2001 (governi Dini, Prodi, D’Alema, Amato) ebbero per teatro l’Italia? E il governo collaborò o no?
Clinton-Bush-Obama. Identici mezzi. Obama però un po’ (tanto) ipocrita con il plauso pelosissimo delle organizzazione dei diritti umani. E nel silenzio, fino ad ora, dei magistrati italiani.
Sopra gli occhi a sinistra il link per articolo e commenti dal Legno
http://www.libero-news.it/articles/view/528127
http://iltempo.ilsole24ore.com/2009/03/13/1000779-dalla_corte.shtml
Abu Omar, botta e risposta fra la procura di Milano e la difesa
Roma, 12 mar (Velino) - Soltanto dalla lettura dell’intero dispositivo della sentenza della Corte costituzionale si potrà comprendere se la quarta sezione penale del tribunale di Milano, guidata da Oscar Magi, potrà continuare a processare l’ex direttore del Sismi Nicolò Pollari, gli agenti della Cia e altri funzionari dei servizi segreti per il sequestro dell’ex imam Abu Omar. Il procuratore aggiunto di Milano Armando Spataro, ritiene di sì, perché la Corte ha fatto soltanto “rilievi marginali e che il processo andrà avanti…tra noi e il governo non c’è il minimo dubbio che abbiamo vinto noi”. Per Spataro i telefoni del Sismi si possono intercettare, gli interrogatori sono stati regolari, tutto legittimo, quindi si può andare avanti, anche senza utilizzare quel poco più del 20 per cento dell’indagine che, secondo lui, è stata bocciata dai giudici costituzionali. Dello stesso avviso il capo della procura di Milano, Manlio Minale. In una nota il procuratore sostiene: “Nell’attesa rispettosa del deposito delle motivazioni della sentenza, è possibile fin d’ora affermare che sono stati respinti i primi due e più gravi motivi di doglianza del governo, così risultando confermata la correttezza dell’operato della procura di Milano”. Minale, contro le “inesattezze apparse sulla stampa”, precisa che “è stato accolto invece il terzo motivo di doglianza in relazione al quale, con riferimento ai soli documenti, la stessa Avvocatura dello Stato, in sede di discussione orale, ha riconosciuto la cessazione della materia del contendere. Infatti, tali documenti, sequestrati in una sede romana del Sismi, il 5 luglio 2006, senza che venisse opposto alcun segreto, sono stati sostituiti con le copie omissate successivamente trasmesse dal Sismi alla procura. Il tribunale ha quindi accolto l’istanza di sostituzione formulata da questa procura, ordinando la restituzione al pm dei documenti non omissati”. Quanto al processo, il procuratore aggiunge: “Nel prosieguo del dibattimento saranno valutati, in adesione alle indicazioni che potranno trarsi dalla motivazione della sentenza, gli eventuali riflessi sulle ordinanze adottate dai giudici con utilizzazione di quei documenti e degli atti concernenti l’incidente probatorio e sui limiti di ammissibilità dibattimentale di alcune prove orali”. Pronta la risposta di uno dei legali degli imputati: “I punti salienti della decisione della corte Costituzionale a me pare non siano quelli indicati nel comunicato stampa della procura”.
Luigi Panella, uno dei legali di Marco Mancini, funzionario prima del Sismi oggi dell’Aise, coimputato del sequestro dell’ex imam, non sembra proprio dello stesso avviso, anzi. Mette avanti le mani anche lui: “In attesa rispettosa delle motivazioni, mi preme evidenziare che tutti i ricorsi proposti dalla procura della Repubblica di Milano, dal Gup e dal tribunale sono stati dichiarati inammissibili o rigettati. Mentre invece i ricorsi della presidenza del Consiglio quasi in tutto sono stati accolti. In particolare rilevo che è stata annullata l’ordinanza di ammissione della prova orale costituita dai testimoni appartenenti al parte del Sismi (circa 20 testi già sentiti nel dibattimento sulla base, appunto, dell’ordinanza annullata) e ciò in accoglimento di uno specifico conflitto di attribuzioni proposto dal presidente Berlusconi. È stato inoltre rigettato il ricorso proposto dal tribunale avverso la conferma del segreto di Stato da parte del presidente del Consiglio. Leggeremo le motivazioni della Consulta, comunque quello che mi sembra di cogliere è una conferma da parte dei giudici dell’esistenza del segreto di Stato sui rapporti fra la Cia ed il Sismi anche se relativi ad Abu Omar (e ciò demolisce ogni possibilità di accertamento di tali rapporti) e pertanto, ammesso e non concesso che non si debba tornare indietro a causa dell’annullamento parziale delle richieste di rinvio a giudizio e del decreto che dispone il giudizio, non vedo come si possa andare avanti facendo finta di nulla e per quali fatti”. Insomma per la difesa non sarà possibile alcun accertamento sull’eventuale partecipazione, o sull’eventuale rifiuto, del Sismi al sequestro di Abu Omar. Il 18 marzo prossimo dovrebbe riprendere il processo a Milano, ma soltanto se, nel frattempo, saranno state depositate le motivazioni della sentenza.
(vum) 12 mar 2009 17:21
http://www.ilvelino.it/articolo.php?Id=794552
http://www.google.com/hostednews/ap/article/ALeqM5iM_YyWi9inE9T_InTSAg1w3qlraAD96S76500
Italy's high court sinks CIA rendition case
By ARIEL DAVID – 1 day ago
ROME (AP) — Italy's highest court sided with the government Wednesday and threw out key evidence in an alleged CIA kidnapping of an Eygptian terrorism suspect in Italy, dealing a blow to the trial of 26 Americans charged in the case.
The Constitutional Court ruled that prosecutors impermissibly used classified information to build the case that led to indictments in the 2003 abduction.
Though the judges did not formally throw out the indictments, lawyers said the ruling would at least set the case back.
State lawyer Massimo Giannuzzi said prosecutors would have to seek new indictments based on the remaining evidence or reopen the investigation.
"We are quite satisfied," Giannuzzi said. "There will have to be a new preliminary hearing to decide if the remaining evidence is enough for new charges."
The American suspects — all but one identified by prosecutors as CIA agents — were accused with seven Italian agents of kidnapping an Egyptian citizen from a Milan street Feb. 17, 2003, in an "extraordinary rendition" operation coordinated by the CIA and Italy's SISMI military intelligence.
Prosecutors say the terrorism suspect, Osama Moustafa Hassan Nasr, also known as Abu Omar, was taken to U.S. bases in Italy and Germany before being moved to Egypt, where he was imprisoned for four years. Nasr, who has been released, said he was tortured.
The Italian government denies any role in the operation. The CIA has declined to comment on the case.
The trial in Milan was suspended pending the Constitutional Court's ruling, which had been delayed several times.
When the trial resumes, Judge Oscar Magi must turn over evidence deemed classified, notably thousands of dossiers on prominent public figures seized from the Rome apartment of a SISMI agent, Pio Pompa.
Also thrown out was testimony by Luciano Peroni, an intelligence officer allegedly at the scene of the kidnapping.
The ruling was "a victory for the state attorney," said Alessia Sorgato, a lawyer defending several of the Americans. He said Peroni's testimony was "fundamental" to the prosecution's case.
However, most of the stricken evidence pertained to the Italian defendants, and Sorgato said it was still possible that the case against the Americans could continue.
She said the picture may become clearer once the court gives its reasoning on the decision, which may take weeks.
Giannuzzi noted the high court had not thrown out intercepts of telephone conversations of the suspects, as the government had requested, leaving them available as evidence in the case.
Prosecutor Armando Spataro told the ANSA news agency the fact that evidence gleaned from wiretaps and other testimony was left intact showed the court found the prosecution acted correctly.
"The fairness of our behavior was recognized," Spataro was quoted as saying. "We didn't violate any state secrets."
Spataro did not answer phone calls seeking comment.
Associated Press writer Colleen Barry in Milan contributed to this report.
Copyright © 2009 The Associated Press. All rights reserved.
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New York Times - Mar 11, 2009
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COSìI' RICEVO E COSI' PUBBLICO, CHI DI DOVERE SAPRA' CAPIRE.
Ciao Ambra
Cosa devo dirti in merito all'increscioso episodio del beduino terrorista rapito, interrogato e riportato a casa sua dove la polizia e i magistrati non sono teneri come in Italia e le carceri sono carceri e non alberghi a quattro stelle.
Da tempo immemorabile noi Italiani siamo sempre stati i migliori sul campo della informazioni.
Gia nella Prima Guerra mondiale abbiamo dato lezioni di spionaggio e controspionaggio a tutto il mondo.
Ricordo a tutti l'importante operazione che comportò la violazione dell'Ambasciata AustroUngarica di Zurigo, l'apertura di una cassaforte a prova di scassinatore e l'acquisizione dell'elenco di tutti gli agenti segreti austroungarici in Italia e nei Paesi Europei rimasti neutrali.
Abbiamo perso la Terza Guerra di Indipendenza per non avere dato ascolto a degli Ufficiali che sapevano tutto sui movimenti Austriaci nella piaura veneta.
Aggiungi anche una dose di I Generale tizio non ubbidisce a caio perchè lui ha fatto la Scuola e l'altro no, oppure io vengo dall'Accademia e lui no, quasi come le lavandaie che quando hanno poca voglia di lavare non trovano mai la pitra buona.
Cadorna ebbe in uggia un Tenente Colonnello degli Alpini che riusciva sempre a sapere con alcuni giorni di anticipo le date ed i luoghi degli attacchi AustroUngarici e perfino dove si sarebbe verificato lo sforzo maggiore.
Quato sto dicendo per anni è rimasto coperto da segreto , ora c'è un libro che ne parla, quidi si può dire tranquillamente.
Se gli avesse dato ascolto forse avrebbe risparmiato la vita di molte migliaia di Soldati Italiano che il RE gli aveva affidato, se permetti aggiungo di mio pugno ...inopinatamente....
Ma quell'Ufficiale non era Piemontese e non proveniva dall'Accademia, quidi per le solite manfrine fra Ufficiali piccionati e non( piccionato è quello che porta l'aquilotto nelle fronde simbolo della scuola di Guerra) non veniva ascoltato.
E' una cosa che pochi conoscono ma è la verità Cara Ambra, ora ti verrà la pelle d'oca nel saperlo ma che ci devo fare è la realtà dei fatti poco conosciuti della Prima Guerra Mondiale
Diaz aveva la vista che arrivava lontano e non solo alla punta del suo naso, capì immediatamente l'importanza della situazione e mise quel , promosso Colonnello, Ufficiale a capo di un Servizio Informazioni che lavorò egregiamente e fu uno degli artefici della Vittoria finale.
Ma subito dopo la guerra l'Ufficio fu smobilitato.
Furbastro il Duce lo rimise in auge e lo potenziò fornendogli fondi e materiali.
Sembrerà a tutti strano ma gli Alleti sbarcarono in Normandia usando una radio che i nostri Agenti Segreti all'estero avevano in dotazione dal 1932.
Un modello era stato catturato agli inizi della II guerra mondiale al nostro Agente a Lisbona.
In Africa abbiamo avuto anche noi un Lorence D'Abissinia ma che si trascinava gli Ascari senza bisogno di cinture cariche di sovrane d'oro come fece l'Inglese.
Gli Inglesi in Africa Orientale misero sulla sua testa una taglia milionaria ma alla fine lo catturarono perchè si arrese.
Insomma bravi a procurarsi le notizie ma poi troppa faciloneria in coloro che le devono usare queste notizie.
I nostri politici sono sempre stai un po' avventati, tranne uno, che le notizie le sapeva usare e i servizi funzionare.
Non farò il nome lo dovremmo conoscere tutti.
Gia alcuni episodi in IRAQ avevano intaccato il nostro sistema di acquisizione delle notizie.
La cavolata del governo del prode rumeno in Afganistan lo aveva messo alla berlina davanti a tutto il mondo per cui si era arrivati che degli Italiano ci si poteva fidare poco.
Colpa di che ... ma è ovvio.... di quei magistrati che vogliono sapere tutto e vogliono stare sopra a tutti come l'olio.
Se L'ALTA Corte non li ferma addio Servizi Segreti e relativi Agenti, chi vorrà mai fare un lavoro tanto rischioso gia di suo, aggiungendo il rischio ulteriore delle tenaglie della magistratura.
Chi mai vorrà fornire notizie agli Agenti Italiani con il rischio poi di trovarsi qualche mandato di cattura internazionale emesso da uno zelante magistrato italiano.
Non possono esistere Servizi Segreti dove sono in tanti a conoscere i segreti e poi colabrodo come sono le procure Italiane, tutto diventerenne di pubblico dominio nel giro di pochi giorni.
Ognuno faccia il suo mestiere ma i magistrati per primi devono tornare a fare i magistrati e basta.
Di prime donne abbiamo gia una marea di starlette che vengono da tutto il mondo e in Italia trovano l'america.
Non è necessario che anche i procuratori invadano lo schermo per raccontare la rava e la fava.
Se non verranno bloccati tutto il sistemna di sicurezza ne risentirà e nessuno dovrà meravigliarsi se l'Italia diverrà un capo di battaglia fra i servizi segreti di mezzo mondo ed i terroristi del resto del mondo.
Troveremo comunque il solito comunista stolto e stupido che darà la colpa di tutto questo al Cavaliere ma i colpevoli saranno loro, ovvero quei magistrati che hanno voluto andare fino infondo ad una operazione che avrebbe dovuto rimanere segreta.
Fra cinquanta anni forse anche il mio nome e cognome uscirà fuori per altri motivi, io non ci sarò più e i miei nipoti potranno dire ... però mio nonno questo non lo ha mai raccontato.....
Ciao Ambra
Spero che vada bene quello che ho scritto.
L'ho fatto di botto e non torno indietro a correggerlo altrimenti mi pento magari e lo cancello
Leone 20
Dalla Corte
una buona decisione
Dalla discussione in Senato della relazione del comitato parlamentare sui servizi di informazione per la sicurezza erano emersi aspetti inquietanti.
Fra essi pure il regime di «pedinamento elettronico» al quale per più di venti mesi del suo mandato sono stati sottoposti l’ex direttore del SISMI Nicolò Pollari, sua moglie e sua figlia. Senatori di tutti gli schieramenti politici si sono detti allibiti ed indignati: il che, ovviamente, lascia il tempo che trova. A neanche ventiquattro ore di distanza si è però poi appreso dalla Corte Costituzionale che "non spettava all’autorità giudiziaria porre a fondamento della richiesta di rinvio a giudizio" di Pollari quei documenti acquisiti il 5 luglio del 2006 nell’ufficio dell’ex funzionario del SISMI Pio Pompa. Il che basta e avanza a restituire onore e gratitudine a servitori dello Stato ingenerosamente infangati.
Ma la Consulta ha anche rilevato come, nel merito del più ampio capitolo delle indagini sul rapimento di Abu Omar da parte della CIA, la magistratura avesse violato il segreto di Stato nell’interpretare contro di loro le funzioni dell’accusa. Stavolta, la sentenza della Consulta potrebbe segnare davvero una svolta: quasi un ravvedimento operoso per tante disattenzioni di costituzionalità ai metodi e alle procedure della procura di Milano.
La guerra fredda è finita. Ma non per questo è venuto meno il bisogno degli Stati di disporre di servizi di informazione e di sicurezza leali ed efficienti. Il che viene meno quando leale ed efficiente non è più il "terzo potere". Esso non deve apparire potere dei poteri, come in molte occasioni ha voluto atteggiarsi la procura milanese nei confronti di Pollari. Forme più o meno striscianti di «privatizzazione» dei sistemi di sicurezza, oltre che incostituzionali, sono odiose, a prescindere da coloro contro i quali vengano utilizzate. Dalla ormai cronica privatizzazione di importanti pezzi del nostro sistema di sicurezza uomini come Pollari si trovano esposti a ogni sorta di perfidia.
Banche dati con informazioni altamente sensibili sono nella piena disponibilità di consulenti-periti chiamati a collaborare alle indagini relative anche a più procedimenti e la sorte del materiale raccolto, una volta terminata l'indagine, non è quasi mai quella prevista dalla legge. Il sistema delle intercettazioni telefoniche viene affidato in outsourcing dall'amministrazione della giustizia ad operatori telefonici privati. Ogni abuso diventa lecito. Se lo Stato non c'è più, tutto è permesso ed il ricatto diventa l'unico rapporto possibile. Almeno su Pollari lo Stato sembra aver finalmente formulato un suo dignitoso «non ci sto». La macchina da guerra montata contro di lui non aveva legittimazione a procedere ed il diritto-dovere del segreto di stato doveva essere garantito. Torna ad onore della Corte Costituzionale averlo detto: resta da auspicare possa essere così anche in altri casi.
Luigi Compagna
13/03/2009
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Questo è il Manifesto : loro erano abituati non a fare cose come questa, ma ad accettare i "laogai cinesi" o i Vopos tedeschi DDR.
01 PRIMA PAGINA
12.03.2009
COMMENTO | di Danilo Zolo
Una sentenza politica Nel nome degli Usa
Notizie di agenzia ci informano che l'udienza a porte chiuse della Corte costituzionale sul caso Abu Omar si è conclusa con una sentenza a dir poco sorprendente. La Corte avrebbe stabilito che i magistrati di Milano che hanno indagato e rinviato a giudizio l'ex capo del Sismi Nicolò Pollari e altre 34 persone - fra i quali 26 agenti della Cia - sono responsabili di violazione del segreto di ufficio. Sarebbero dunque stati accolti i ricorsi presentati prima dal governo Prodi e poi dal governo Berlusconi che intendevano impedire ai giudici milanesi di proseguire nelle loro indagini e di incriminare i servizi segreti statunitensi e italiani per aver gravemente violato l'ordinamento costituzionale italiano.
Come è noto, l'iman Abu Omar era stato sequestrato il 17 febbraio 2003 dalla Cia. Secondo quanto era stato ricostruito dagli inquirenti e dichiarato dallo stesso Abu Omar, l'imam era stato rapito a Milano mentre si recava alla moschea, era stato trasportato presso la base di Aviano ed era stato poi trasferito in Egitto, dove era stato recluso e avrebbe subito pesanti torture e sevizie.
Non è certo il caso di prendere posizione in merito alla sentenza della corte Costituzionale italiana sulla base di un breve comunicato di agenzia. Lo si potrà fare solo dopo avere accuratamente esaminato il testo della sentenza. Ciò che tuttavia si può e si deve dichiarare subito è che appare singolare il rovesciamento delle responsabilità giuridiche e politiche dei principali attori di questa vicenda.
Responsabili di comportamenti illegittimi, se non addirittura illegali, sarebbero dei magistrati che hanno cercato coraggiosamente di operare contro una prassi criminale messa in atto per anni dai servizi segreti degli Stati uniti, spesso con la complicità e l'omertà dei governi europei. Non a caso il sequestro di Abu Omar è stato considerato dalla stampa internazionale come uno dei casi meglio documentati di extraordinary rendition eseguita dai servizi segreti statunitensi.
Intoccabili sarebbero i membri della Cia che con la complicità dei servizi segreti italiani si sono resi responsabili di questo grave crimine internazionale. Da proteggere sarebbe invece la strategia della amministrazione Bush, ora apertamente denunciata dal nuovo presidente Barack Obama come lesiva del diritto internazionale oltre che della Costituzione degli Stati uniti.
Si può dunque legittimamente sospettare che i giudici della Corte costituzionale abbiano fatto una scelta assai più politica che non giuridica. Molto probabilmente essi si sono schierati contro i giudici milanesi perché non intendono ledere lo stretto rapporto di cooperazione dei governi italiani - di destra o di sinistra - con le strategie egemoniche degli Stati uniti: una potenza che in questi decenni si è sempre considerata legibus soluta ed ha sistematicamente ignorato non solo il diritto internazionale ma i diritti più elementari delle persone, torturandole, imprigionandole abusivamente, facendone strage.
Basti pensare a Guantanamo, Abu Ghraib, Bagram: orrori compiuti in nome di una delirante quanto inefficace guerra contro il terrorismo. Una guerra che, se condotta con i mezzi usati sinora dalla grande potenza americana, ci porterebbe molto probabilmente non alla sconfitta del terrorismo ma a nuovi 11 settembre.
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E adesso, due parole mie.
La mia opinione è che il Processo non può andare avanti, DEVE essere interrotto dall'attuale Corte o dal Presidente del Tribunale di Milano con decisione NON appellabile da parte dei PM, quindi deve essere avallata la decisione dal Procuratore capo.
Questi pm hanno cercato, utilizzando come De Magistris degli strumenti come Genchi, di costruire un golpe, altro che Gelli o il "piano Solo" degli anni d'oro degli Scalfari e company, con un'aggravante rispetto ai fatti ricordati testè : questi sono parte "degli strumenti Costituzionali dello Stato" che hanno cercato di applicare ciò che a suo tempo l'ideologia è riuscita a fare per l'inserimento nella Magistratura di uomini e donne ideologicamente schierati col nemico di sempre della Libertà.
Io credo che bisogna arrivare ad una ulteriore "pulizia" che però non può essere lasciata in mano a Rutelli solamente : a meno che non siano dimostrato nelle sedi opportune che lui si è smarcato davvero da situazioni come quelle di cui sopra.
Per quanto riguarda il piano operativo, niente "remissione e niente titubanze" e avanti senza nessuna paura, è l'unico modo per essere concreti e cambiare le cose ( credo gli esempi siano necessari a ottenere questo cambiamento ).
Ciao, buon lavoro.
Da IL TEMPO
Rutelli interviene in Senato sull'archivio Genchi: "È pedinamento elettronico, ha acquisito dati estremamente sensibili". Genchi avrebbe controllato in modo sistematico per 21 mesi l'allora direttore del Sismi Pollari.
DAL CORSERA
http://www.corriere.it/cronache/09_marzo_13/genchi_ros_perquisizioni_tabulati_archivio_a21e6be6-0fe4-11de-948b-00144f02aabc.shtml
...«Si sono voluti pulire i coltelli perché è dal 1989 che mi imbatto in porcherie fatte dal Ros. Mi hanno voluto colpire per quello che rappresento e ho rappresentato, e per il ruolo che ho avuto all'interno della polizia di stato». «Tutti i soggetti a cui sono stati trovati paramenti massonici - aggiunge - sono stati sempre prosciolti. De Magistris, e nel mio piccolo forse anche io, ha avuto il primato di individuare delle logge, delle consorterie massoniche che poi possono chiamarsi Compagnia delle opere o Opus dei». Genchi conclude parlando degli effetti della sua partecipazione alla trasmissione televisiva Matrix: «Sarà un caso - afferma - ma dopo la mia partecipazione a Matrix, Mentana è stato costretto a dimettersi».
ambra ha detto...
Sopra gli occhi a sinistra il link per articolo e commenti dal Legno
12 marzo 2009 20.55
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Direi che c'è una contraddizione non piccola rispetto all'articolo di Giacalone e quanto dicono sia Cossiga che il golpista pm, non vi pare ?
Ciao.
Allora è come pensavo: vi lascio due fatti su cui pensare:
1) Il magistrato che ha autorizzato l'indagine era in contatto con De Magistris
2) Genchi non è il poliziotto o consulente come vuole farsi passare. Non è molto interessato a questa nostra povera Italia.
A rileggerci tra un paio di mesi... speriamo. Un saluto da Fars
Arrivederci a presto ragazzo mio, che il Signore ti accompagni.
Stai all'erta come cercheremo di fare noi.
Un bacio e un abbraccio forte. Mamma.
Credo sia importante
http://www.agoravox.it/Genchi-trascrizione-dell.html
Ciao Mamma, Ciao Luchi e a tutti gli altri. Ho visto che il mio capo ha lasciato degli ordini ;)
Mi chiedo cosa va a fare nel sud dell'Iran?
Bentornato cucciolo mio !
Saremo capaci di obbedire agli ordini del Capo ? Dacci una mano.
Chi sa perché è volato tanto lontano verso l'Oriente ?
Aspettiamo con calma che torni.
Ti abbraccio stretto Mamma
Eccoti qui pronta a rispondere mamma. Un bacione. Non preoccuparti che gli ordini che ha lasciato Battista erano indirizzati a me. E, vi assicuro, avete fatto egregiamente la vostra parte.
La mia preoccupazione è che si sia infiltrato in Iran. Credo che vorrà verificare da vicino certe notizie.
Ricorda mamma: certe crisi economiche si risolvono con le guerre... purtroppo.
La mamma fa solo il suo dovere e di più quando ha figli come voi.
Tu sappi sempre che vi amo infinitamente e potete far conto su di me.
Il Tato è forte, Cucciolo, non temere: tornerà, dopo aver fatto il San Tommaso. Il Signore gli starà accanto e guarderà anche te e anche tutti noi.
Sii forte anche tu.
Un bacio Mamma
Oddio Mamma, hai dato un nuovo nome al capo. "Tato". Bello, lo chiamerò così appena lo sento :))))
Tutti i fratelli più grandi si chiamano Tato e le sorelle Tata.
Ti piace ? Ma ti piace anche che chiami te Cucciolo ?
Mi piace chiamarvi così, fa più famiglia.
Smack smack smack
Mamma,
non dovrei dirlo, ma visto che il blog è sicuro: il Tato, assieme a Dago, dal 2001 in poi sono andati da "soli" nei seguenti due paesi Afghanistan e Iraq. Solitamente, come in questo caso, dopo aver trascorso un periodo in Israele. Ed ora va in Iran! Sono seriamente preoccupato. Ma di brutto...
ma io sono un Cucciolo, anche se molto cresciuto.
Ho capito, Cucciolo, ma cerca di non pensare troppo e non dire più di tanto.
Sappi solo che il nostro cuore è sempre con voi e se potremo aiutarvi saremo sempre pronti.
Vorrei potervi essere vicina per strigervi forte al petto e consolarvi un po', ma non è possibile, col pensiero tuttavia vi accarezzo e vi stringo a me.
Vi voglio bene Mamma
hai ragione mamma, ma sono un poco stanco. e tendo a straparlare. Un bacio e abbraccio stretto stretto. anche da parte di Tato.
Coraggio, il sole torna sempre a sorgere.
Giuro su tutto ciò che mi è più caro! Mamma appena io e Tato ci goderemo un periodo di riposo ti veniamo a scovare e ti diamo un abbraccio forte forte.
parola di Ufficiale, non Gentiluomo.
Aspetto.
Dispiace quasi interrompere questo amorevole colloquio ma un saluto a Pasquino devo darlo anche io.
Ciao Pasquino, siamo molto in pensiero per voi: facci avere notizie appena ne hai
Per caso, la "visita" ha qualcosa a che fare con il Pakistan ?
Ciao e copriti.
SSSSSSSSSSSSSSSS !!!!!!!!!!!!!
No Luchy,
proprio con l'Iran
Ciao Maria, appena posso passo notizie. Non preoccupari... E' "normale Amministrazione" al massimo. Ci può scappare un periodo in località "salubri e fresche" :)
C'era di che aspettarselo e la cosa non è tranquillizzante per niente.
Essendo molto ignorante in materia mi chiedo quali siano le località salubri e fresche, anche perchè mi viene da pensare che non sia una bella cosa quella a cui alludi
Ciao Pasquino, un bacione
http://www.tempi.it/interni/006026-una-giusta-causa
Ciao mamma, Luchy, Maria.
Per Maria, nelle zone del medio oriente zone "salubri e fresche" sono le prigioni speciali.
Per tutti gli altri il Tato si sta dirigendo verso una zona dove probabilmente fanno una ricerca di tipo "bichini", ma lui sospetta una Alamogordo. sprem de no
Ciao Cucciolo, c'è poco da sperare, la cosa più importante è che il Tato ne torni sano e alla svelta.
Quello che trovo sulla stampa non mi dice molto, ma credo di poter immaginare,
Che Dio ci aiuti.
Ti abbraccio stretto Mamma
Grazie Pasquino, era quello che temevo
E adesso aspettiamo il ritorno del guerriero
Scusate il ritardo se non mi sono messo in contatto prima, ma sono andato a "prelevare" il Tato.
Allora da fotografie e documenti, entro 5 o 6 mesi potrebbero essere pronte 3 Hyroshima e una Nagasaki. Anche se alcune parti fanno pensare al livello H. Tato è partito per Roma, dopo il rapporto va direttamente ai cinque lati uguali.
Io lo raggiungerò 24 ore dopo. Stiamo attivando il mio programma per l'orecchione.
Sento il bisogno di fermarmi in chiesa....
Figli miei, che posso dirvi ? Grazie, per me per tutti, per il mondo intero, ma non son queste le parole che mi detta il cuore, quelle suononano con un'altra musica.
Vi amo, vi amo, vi amo e temo per voi prima che per noi, temo ed ho tanta paura di non poter godere di quell'abbraccio che mi avete promesso, ma io LO VOGLIO.
Il Signore è buono e ci aiuterà e tu Cucciolo mio, passando in Chiesa, guarda intensamente LA VERGINE a cui vi siete dedicati, LEi vi e ci aiuterò. Anch'io la invocherò con tutta l'anima.
Un bacio e a presto La vostra Mamma.
Non servono parole.
Saluta Battistad.
Buon viaggio.
Siamo in guerra!
Il Signore vi e ci stia vicino.
Avevo letto in capo ad un anno e invece stanno riuscendoci in minor tempo, forse addirittura prima delle prossime elezioni !
In bocca al lupo ma soprattutto una preghiera al Signore e alla Madonna che vi protegga anche da parte mia
Un abbraccione con tanto affetto
Maria
Non so cosa dire, ho letto tutti i commenti, ma se dovessi commentare il comportamento di certa magistratura, credo che finirei in galera.
Mi domando come sia possibile che si danneggino i servizi segreti del proprio Paese, e di altri Paesi alleati, e la si possa passare liscia. Almeno è questo che mi pare di capire.
Che razza di Paese è il nostro ?
Mica ci ritroveremo alleati del terrorismo internazionale a combattere contro l'America ?
Credo che urga una profonda revisione della Costituzione, per riequilibrare i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario, altrimenti la vedo assai dura.
Dura per tutti, per noi ma anche per chi sta provocando tutto questo.
Una vera Democrazia si fonda sull'equilibrio di questi poteri, e se essi sono sbilanciati, temo che la Democrazia ne possa soffrire in modo letale.
Quindi, per evitare che essa possa morire, urge riequilibrare questi poteri, in qualche modo.
secondo me.
Un caro saluto ai nostri amici, così esposti.
Mi ricordo quando ci si doveva incontrare a Roma. Peccato che qualcuno fece saltare tutto, avrei almeno avuto il piacere di conoscervi, e di stringervi la mano, ringraziandovi per quello che fate e per i pericoli che affrontate per la nostra salvezza.
Un saluto veloce da Langley, Virgina, USA
Accidenti come aveva ragione Battistad, è un altro mondo!
faccio un giuramento solenne, non utilizzerò mai i computer dell'Agenzia per contattarvi.
I giuramenti vanno mantenuti ragazzo, noi sapremo aspettare.
Un abbraccio stretto e un bacio lungo lungo dalla vostra Mamma
Non ti preoccupare di noi Pasquino, scriverai quando potrai.
Buon lavoro e tornate sani e salvi a casa
Un bacione
Maria
Non so se avete capito perchè ha scritto questa cosa, ma state certe/i che NON è una bella cosa.
Ciao, saluta l'altro.
p.s. Ho eliminato quello precedente perchè c'era un errore che non sono riuscito a trovare il sistema di correggere, dato che era già pubblicato.
Per il lavoro che ho fatto conosco BENE certe procedure e so come ci si deve comportare in certi frangenti per cui ritengo di avere capito
ABU OMAR: CONSULTA, SU SEGRETO SCELTA PREMIER E CONTROLLO CAMERE(AGI) - Roma, 3 apr. - “Il giudizio sui mezzi ritenuti necessari o soltanto utili a garantire la sicurezza dello Stato spetta al Presidente del Consiglio dei ministri sotto il controllo del Parlamento”. Lo scrivono i giudici della Consulta nella sentenza sul caso Abu Omar.
Per la Corte, quindi, “non e’ ipotizzabile, oltre al suddetto tipo di controllo sulla motivazione dell’atto di conferma del segreto, atto che, a tale precipuo scopo, deve essere trasmesso alla competente Commissione parlamentare (il Copasir), un sindacato anche sulla proporzionalita’ del mezzo rispetto allo scopo”.
D’altronde, “trova giustificazione sul piano costituzionale - si legge ancora nella sentenza - la spettanza al Parlamento del sindacato sulle modalita’ di esercizio del potere di segretazione proprio perche’ quella parlamentare rappresenta ‘la sede normale di controllo nel merito delle piu’ alte e piu’ gravi decisioni dell’Esecutivo’, in quanto ‘e’ dinanzi alla rappresentanza del popolo, cui appartiene quella sovranita’ che potrebbe essere intaccata (art. 1, secondo comma, della Costituzione), che il Governo deve giustificare il suo comportamento ed e’ la rappresentanza popolare che puo’ adottare le misure piu’ idonee per garantire la sicurezza’, cioe’ il bene a presidio del quale, come si e’ visto, si pone la disciplina in materia di segreto”. (AGI)
http://www.stato-oggi.it/archives/00090578.html
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