giovedì 29 novembre 2007

L'ULTIMO DEI NOSTRI EROI

DANIELE PALADINI


SEREGNO (24 novembre) - «Era un ragazzo eccezionale, con un senso del dovere e della Patria d'altri tempi. Lui era un vero militare, e svolgeva il suo lavoro come una missione». Così Giovanni Stefanizzi, zio di Daniele Paladini, ha ricordato il militare italiano morto nell'attentato in Afghanistan. Daniele, ha detto ancora lo zio, «era partito per l'Afghanistan non vedendo in questo impegno una occasione economica, ma perché aveva ben chiaro il contributo che la presenza dell'Esercito italiano aveva per la pace nel mondo. L'Italia ha perso un uomo e un soldato eccezionale».

Daniele era nato a Lecce e viveva a Novi Ligure (Alessandria). Ma spesso andava a trovare la madre Lucia e lo zio che da qualche anno si erano trasferiti a Seregno, vicino a Milano. «La morte di Daniele - ha proseguito Giovanni Stefanizzi - mi ha lasciato dentro un dolore vivissimo e intenso. Veniva spesso a trovarmi e posso dire che una parte importante della sua infanzia l'ha vissuta a casa mia». Poi Stefanizzi ha avuto un pensiero per la famiglia: «Ora è il momento del silenzio. Dobbiamo stare il più possibile vicini alla moglie di Daniele, a Ilaria, la figlioletta di cinque anni e alla sua anziana madre».

«Con la famiglia si vedevano normalmente via Internet. L'altro ieri si erano sentiti. Non c'erano problemi, non era preoccupato». E' quanto ha raccontato Antonio Greco, cognato del militare ucciso, uscendo per un attimo dall'abitazione della vittima. «La cosa principale - ha aggiunto - è la serenità della bambina. Vi prego di tenerne conto». «L'Esercito ci sta dando tutto il supporto necessario per vivere questo momento tragico in modo accettabile», ha concluso.


1 commento:

Maria ha detto...

Bravi ragazzi, italiani veri.
E pensare che ho letto tante brutte cose su altri blog. Spero che nessun sinistro venga ad infangare queste pagine