Una prece per il Tenente Massimo Ranzani e tanti amorosi auguri per i quattro Commilitoni feriti.
lunedì 28 febbraio 2011
sabato 26 febbraio 2011
martedì 15 febbraio 2011
PRIMA CHE SIA TARDI "ASCOLTIAMO"...
ANTOLOGIA DEL PENSIERO DI GIOVANNI FALCONE! IL PRIMO A CHIEDERE LA SEPARAZIONE DELLE CARRIERE
pubblicata da Tato Tripodo il giorno martedì 15 febbraio 2011 alle ore 20.53
In questi brani c'è tutto il riformismo di Giovanni Falcone grande uomo di giustizia preso ad esempio insieme al giudice borsellino come un modello da seguire!
Bene dott. Palamara e con lei tutto il pool di Milano vi consiglio di leggere questa breve antologia dei pensieri di Giovanni Falcone:
1) Il CSM è diventato anzichè organo di autogoverno e di garante della magistratura, una struttura da cui il magistrato si deve guardare... con le correnti interne diventate cinghia di trasmissione della lotta politica. ( La Repubblica 20 maggio 1990)
2) Quanti altri danni deve produrre questa politicizzazione della giustizia? ( La Stampa 6 settembre del 1991).
3) IO dico che bisogna stare attenti a non confondere la politica con la giustizia penale. In questo modo l'Italia pretesa culla del diritto, rischia di diventarne la tomba. ( La Stampa 6 settembre del 1991).
4) Non si può investire della cultura del sospetto tutto e tutti. La cultura del sospetto non è l'anticamera della verità. La cultura del sospetto è l'anticamera del khomeinismo. ( citato in Mario Patrono, " il cono d'ombra" MIlano 1996).
5) Mi sento di condividere l'analisi secondo cui , in mancanza di controlli istituzionali sull'attività del PM, saranno sempre più grandi i pericoli che influenze informali e collegamenti occulti con centri occulti di potere possano influenzare l'esercizio di tale attività...Mi sembra giunto il momento di razionalizzare e coordinare l'attività dei PM finora reso praticamente irresponsabile da una visione feticistica della obbligatorietà dell'azione penale e della mancanza di tali controlli su tale attività. ( convegno di Senigallia 15 Marzo 1990).
6)Il PM non deve avere nessun tipo di parentela col giudice e non essere, come invece oggi è, una specia di paragiudice.... Chi come me , richiede che siano invece giudice e PM due figure strutturalmente differenziate nelle competenze e nella carriera, viene bollato come nemico della indipendenza della magistratura; un nostalgico della discrezionalità dell'azione penale desideroso di porre il PM sotto il controllo dell'Esecutivo. ( la Repubblica 3 ottobre 1991)
pubblicata da Tato Tripodo il giorno martedì 15 febbraio 2011 alle ore 20.53
In questi brani c'è tutto il riformismo di Giovanni Falcone grande uomo di giustizia preso ad esempio insieme al giudice borsellino come un modello da seguire!
Bene dott. Palamara e con lei tutto il pool di Milano vi consiglio di leggere questa breve antologia dei pensieri di Giovanni Falcone:
1) Il CSM è diventato anzichè organo di autogoverno e di garante della magistratura, una struttura da cui il magistrato si deve guardare... con le correnti interne diventate cinghia di trasmissione della lotta politica. ( La Repubblica 20 maggio 1990)
2) Quanti altri danni deve produrre questa politicizzazione della giustizia? ( La Stampa 6 settembre del 1991).
3) IO dico che bisogna stare attenti a non confondere la politica con la giustizia penale. In questo modo l'Italia pretesa culla del diritto, rischia di diventarne la tomba. ( La Stampa 6 settembre del 1991).
4) Non si può investire della cultura del sospetto tutto e tutti. La cultura del sospetto non è l'anticamera della verità. La cultura del sospetto è l'anticamera del khomeinismo. ( citato in Mario Patrono, " il cono d'ombra" MIlano 1996).
5) Mi sento di condividere l'analisi secondo cui , in mancanza di controlli istituzionali sull'attività del PM, saranno sempre più grandi i pericoli che influenze informali e collegamenti occulti con centri occulti di potere possano influenzare l'esercizio di tale attività...Mi sembra giunto il momento di razionalizzare e coordinare l'attività dei PM finora reso praticamente irresponsabile da una visione feticistica della obbligatorietà dell'azione penale e della mancanza di tali controlli su tale attività. ( convegno di Senigallia 15 Marzo 1990).
6)Il PM non deve avere nessun tipo di parentela col giudice e non essere, come invece oggi è, una specia di paragiudice.... Chi come me , richiede che siano invece giudice e PM due figure strutturalmente differenziate nelle competenze e nella carriera, viene bollato come nemico della indipendenza della magistratura; un nostalgico della discrezionalità dell'azione penale desideroso di porre il PM sotto il controllo dell'Esecutivo. ( la Repubblica 3 ottobre 1991)
lunedì 14 febbraio 2011
AFGHANISTAN: INAUGURATA CON GLI ALPINI SCUOLA FEMMINILE NEL GULISTAN (click)
La vita dei nostri Soldati è stata sacrificata anche per queszto.
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